MONUMENTI, FESTA E CULINARIA AL CENTRO DELLA INDAGINE GIORNALISTICA TELEVISIVA

Porta il nome di “Sicily Unpacked”, ovvero Sicilia rivelata, la serie televisiva di tre puntate che la BBC di Londra metterà in programmazione dal gennaio del 2012 e che poi distribuirà ai più importanti network di tutto il mondo.

Quella di Modica e della Sicilia fa parte della seconda puntata le cui riprese sono cominciate mercoledì scorso in un baglio di frigintini ospiti della dimora della signora Chiara Vernuccio e di arzille signore depositarie di antiche tecniche culinarie per la preparazione delle impanate di agnello, dei pastieri e delle cassate , delle tagliatelle in brodo e della “palummedda cu l’ova”, il pane di casa cotto nel forno di pietra e poi ancora di nucatoli, m’panatiglie e biscotti tipici della festa. E’ il menù della Pasqua nella nostra Città e in particolare nel nostro contado.

Poi ci ha pensato Don Peppino Donzella a preparare la ricotta e la “tuma” secondo l’antico metodo mettendo, al fuoco, a riscaldare cento litri di latte.

Un vero e proprio solluchero per il team inglese composto dalla regista Karen Mc Gann, dal presentare Andrew Graham – Dixon, da cameraman Mark Hammond e dal tecnico del suono James Kenning. Poi lo staff si completa con Elena Mortelliti, coordinatrice della produzione, del presentatore Giorgio Locatelli, Silvia Sacco, series producer e dalla produttrice del programma Chiara Messineo che dirige le operazioni da Londra.

Domenica ripresa della Madonna Vasa Vasa dopo aver realizzato un report sui luoghi più significativi della Città.

“Dal titolo del programma la BBC avrà molto da rilevare della Sicilia attraverso il nostro territorio, commentano il Sindaco e l’assessore al Turismo Enzo Scarso,considerato che la documentazione televisiva non riguarda solo l’architettura e l’arte tardo barocca o piuttosto il paesaggio ma anche e soprattutto l’enogastronomia legata alla ricorrenza della Santa Pasqua che è uno dei momenti più alti della culinaria tradizionale che richiama non solo la nostra cultura ma anche le consuetudini e gli usi dei nostri padri.” 

 


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