MONTALBANO IO SONO PERCHE’ NON SONO

Come avevo ieri tentato di spiegare, questa  balla per cui Montalbano si trasferiva in Puglia era solo una bolla mediatica (tesa a procurare soldi, ancora soldi) che per fortuna nostra si è in poche ore sgonfiata. La Rai ed il produttore della Palomar hanno rinculato non appena è intervenuto il Presidente Crocetta  che da furbacchione qual’ è ha rimesso la locomotiva Montalbano  nei giusti binari e si è guardato bene da promettere soldi ad una produzione milionaria con un attivo economico enorme ( grazie alla location  “ iblei”  ottenuta “agratis” questo prodotto si vende in mezzo mondo con lauti profitti).

Purtroppo alcuni nostri rappresentanti istituzionali locali dimostrano ancora una volta poca dimestichezza col mondo, non solo con il mondo cinematografico, ma col mondo in generale:  forse troppo provinciali e offesi da strabismo e miopia grave per guidare la locomotiva iblea che ha già perso i treni e fra poco vedrà smantellati  i binari?

Che Montalbano fosse mandato in punizione in Puglia per tradurre “non mi rompete i cabasisi” in leccese o in barese,  non ci credeva neppure un neonato e non avrebbe dovuto  crederci soprattutto un amministratore pubblico che dovrebbe essere particolarmente accorto e preparato.

Nasce dunque spontanea la domanda: Perché alcuni  politici ci credono o ( forse meglio) perché fingono di credere a questa balla? Ignoranza, superficialità, consulenti Film Commission molto interessati  a fare girare gli ultimi soldi pubblici? Non hanno niente di meglio da fare? Vedremo…

Adesso che il Regno mediatico del Terrore sembra sconfitto dal comunicato RAI Tv, bisogna necessariamente e assolutamente imporre alla Rai- Palomar almeno due (2) semplici regole per sviluppare, questa volta davvero, il nostro fragile turismo:

REGOLA N° 1

 Non continuare a storpiare i nomi delle  nostre città all’interno dell’episodio; niente più Vigata ma Ragusa, Scicli, Scoglitti. I turisti non sanno dove e come venirci a trovare, esistiamo solo sull’atlante geografico montalbanese.

REGOLA N° 2

Inserire i  giusti nomi delle nostre città ed i ringraziamenti a chi li collabora, non nei titoli di coda dove vengono puntualmente tagliati per fare posto alla pubblicità mai nei titoli di testa dove non si possono eliminare. Se vogliono continuare a vivere  il nostro territorio “agratis” che lo ripaghino con queste 2 piccole regole.

SERIETA’ e PROFESSIONALITA’,  SIGNORI .  Ed anche un po’ di UMILTA’… Che male c’è a fare le cose perbene?

 

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