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Montalbano festeggia 20 anni. Conclusa la conferenza stampa a Roma. “Sui migranti raccontiamo l’attualità”. Zingaretti: “La Sicilia e il Ragusano meravigliosi”
31 Gen 2019 13:46
Si è appena conclusa a Roma la conferenza stampa promossa dalla Rai per annunciare i due prossimi nuovi episodi de “Il commissario Montalbano” che andranno in onda a febbraio. Si festeggia quest’anno il ventennale della serie evento. Dal 1999 – anno di trasmissione del primo episodio, “Il ladro di merendine” – l’appuntamento con il personaggio ideato da Andrea Camilleri e interpretato da Luca Zingaretti è uno dei più attesi dal pubblico di Rai1.
Ora la più acclamata collection di TV movie torna con due nuovi episodi. L’ALTRO CAPO DEL FILO tratto dal romanzo omonimo di Andrea Camilleri, edito da SELLERIO EDITORE in onda in prima visione lunedì 11 febbraio su Rai1 alle 21.25 e poi UN DIARIO DEL ‘43 tratto dai racconti di Andrea Camilleri “Un diario del ‘43” e “Being here” editi da SELLERIO EDITORE in onda in prima visione lunedì 18 febbraio su Rai1 alle 21.25
Momenti celebrativi insieme ai principali attori del cast, al regista Alberto Sironi, al produttore Carlo Degli Esposti della Palomar. Ma naturalmente non sono mancate le domande sulle presunte fibrillazioni che ci sarebbero in Rai visto che i due nuovi episodi trattano il tema dei migranti. C’è anche una battuta di Zingaretti in cui si dice che è esagerato vedere tutto con la chiave dell’Isis.
I vertici Rai hanno smentito ogni fibrillazione e confermato la regolare messa in onda degli episodi. Interessanti invece le risposte della Palomar, di Sironi e dello stesso Zingaretti.
L’attore Luca Zingaretti ha detto: “Io sono un attore e recito dunque seguendo un copione, non faccio di testa mia. Detto questo, quel che penso sui migranti e sulle loro storie, l’ho già ampiamente spiegato nel mio monologo a teatro. Trovo in ogni caso assurdo che si continui a parlare di fibrillazioni in Rai nonostante siano state già smentite”.
Il regista Alberto Sironi ha spiegato che “la cultura araba ha portato delle cose molto importanti in Sicilia, in Italia e in Europa. E’ un tema importante. Insieme ai poveri disgraziati arrivano anche persone, come il flautista personaggio di uno dei prossimi episodi, che è il segno di come si possa vivere la cultura araba. E questo, a mio avviso, è il punto di vista che ci offre Camilleri, un modo diverso da quello che ogni giorno guardiamo in tv”.
Zingaretti, sollecitato dai giornalisti, ha spiegato che naturalmente è cambiato in questi 20 anni come persona e ha magari preso qualcosa anche dal personaggio ma ha soprattutto rimarcato la straordinaria esperienza di girare in Sicilia e nel Ragusano, luoghi meravigliosi, ha detto, anche per l’accoglienza della gente, la dolcezza dell’isola, oltre ad aver avuto la fortuna di girare con la troupe della Palomar, una squadra ormai affiatata.
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