Montalbano è tornato a Scicli e con lui il Commissariato

Otto intensi giorni di riprese. Location nuove e siti “cult” hanno fatto da proscenio alle quattro nuove puntate del Commissario Montalbano, in lavorazione in queste settimane in provincia di Ragusa. Scicli è tornata a essere set baricentrico. Qui la troupe della Palomar, guidata dalle sapienti mani del regista Alberto Sironi, e dallo scenografo Luciano Ricceri, hanno ambientato gli esterni del commissariato, e anche gli interni. Una vicenda complessa quella dei locali del commissariato. Per ragioni di economia e di logistica, una copia del commissariato sciclitano è stata riprodotta fedelmente a Roma, a Cinecittà.

Ma la troupe si è resa conto che la coerente ambientazione fra interni ed esterni giovava alla resa delle scene, e inaspettatamente, nei giorni scorsi, alcuni locali del Municipio, fra cui il corridoio al primo piano, la stanza del vicesindaco, quella del capo del personale, sono state usate per girare parecchie scene.  La parte del leone l’ha fatta come sempre la stanza del sindaco, con il suo prezioso mobilio liberty.  Ma la nuova serie tv in onda su Rai Uno il prossimo autunno riserva angoli inediti di Scicli. Il convento della Croce, dove Luca Zingaretti incontra alcune religiose, piazza Busacca e il quartiere ai piedi del Carmine, oltre al già visto lungomare di Donnalucata.  Scicli ha accolto in un clima di festa e di curiosità discreta il ritorno della troupe (la prima volta risale al lontano 1998), spiando i movimenti di Zingaretti, dei vari Mimì Augello e di Fazio, sperando in un’improvvisa apparizione di Belen Rodriguez.

Il non plus ultra dell’emozione l’hanno provata i tanti turisti, fra cui una coppia di giovani spagnoli, piombati a Scicli per visitare i Luoghi di Montalbano, che, increduli, hanno trovato il commissariato, la Tipo grigio canna di fucile e Luca Zingaretti a bordo. Come in un film.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it