MODICA, UNA VIA PER DON PUGLISI

Si arricchisce di significati l’inaugurazione della via don Pino Puglisi a Modica il prossimo giovedì 27 ottobre. Durante la Messa, alle ore 19 nel salone della Casa don Puglisi, il Vescovo offrirà una parola che attualizza il tema della sua prima lettera pastorale pubblicata in questi giorni. Al centro vi è la misericordia di Dio, quella misericordia che permette ai poveri di sperare e che impegna tutti a restare accanto a chi è misero. Sarà una tappa significativa della recezione del messaggio del pastore della diocesi netina entro un contesto concreto di cura per i più piccoli e deboli. La celebrazione dentro un contesto di carità concreta, infatti, rimanda al forte invito contenuto nella lettera di Mons. Staglianò ad una vita cristiana che non separi rito e vita: “tutta la misericordia e i doni di Dio alla nostra vita, – viene sottolineato nella lettera – va travasata in ogni forma per le strade degli uomini, nella condivisione, nella solidarietà, nella ricerca della giustizia, nella cura dell’altro, nel rendersi interpreta delle sofferenze dei molti, nell’ascolto degli afflitti, nell’accoglienza delo straniero.

Con stretto legame tra celebrazione e carità fattiva”. Quindi, spostandosi nell’ex via Grana all’inizio di via Pozzo Barone per intitolarla a don Puglisi, si ricorderà il suo martirio, ma anche il suo invito a dare un senso alla vita, avendo come prima preoccupazione i giovani. Tra i testi di don Puglisi che saranno letti, ve n’è uno di grande attualità anche per la città di Modica: “Buona parte dei giovani si è staccata dalle antiche sicurezze e, facendo salti mortali, tende le braccia in avanti in cerchi di chi li accolga. Se due mani invocanti non trovano le due mani pronte ad afferrarle, il trapezista si schianta a terra. Non c’è più tempo da perdere, perché c’è il pericolo che i giovani si sfracellino”. Inaugurare una via a don Puglisi allora non potrà essere una cerimonia: comporterà un rinnovato impegno per una città che fa crescere i giovani ed è attenta ai più deboli. Con questo spirito si invitano famiglie, scuole, cittadini a partecipare.

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