MODICA, RESOCONTO DELL’ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE

Approvata a maggioranza una mozione di indirizzo presentata e illustrata dal consigliere Giovanni Migliore a sostegno delle istanze unitarie del comitato pro “a.c.a.”, il comitato articolo 12 e il movimento dei forconi al fine di fronteggiare e ridimensionare la grave crisi che investe tutte le attività produttive del territorio.

Il documento, che è stato anticipato rispetto agli altri punti posti all’ordine del giorno è stato alla fine emendato con le proposte avanzate dal capogruppo del Sel Vito D’Antona e del consigliere MPA Gianni Occhipinti e quella del capogruppo del Pdl Luigi Carpenzano .

Presenti 16 consiglieri il presidente del consiglio comunale, il consigliere anziano Michele D’Urso nella fase iniziale, si apre con l’anticipazione della mozione d’ordine, presentatore Giovanni Migliore, sulle richieste del movimento dei Forconi e dei comitati ad esso collegati.

La mozione viene illustrata dal consigliere Giovanni Migliore che precisa che si tratta di una serie di report di cui è portavoce perché il consiglio assuma le dovute indicazioni su nove punti molti dei quali già accolti nel corso del consiglio comunale aperto dedicato all’argomento.

In sintesi il consigliere Migliore commenta i punti della piattaforma che possono così sintetizzarsi almeno quelli presentati in prima istanza nel documento privo degli emendamenti: la moratoria e il cambiamento delle procedure per il recupero dei tributi comunali, consentendo la loro rateizzazione e la contemporanea abolizione delle sanzioni, degli aggi, degli interessi di mora etc..; il pagamento immediato da parte dell’Ente di tutto quanto dovuto alle imprese per servizi, forniture e lavori; avviare un intervento straordinario con la creazione d’un fondo comunale per il credito agevolato alle imprese artigianali,edili e commerciali con la predisposizione d’un relativo fondo di garanzia da affiancare a quelli già esistenti; elaborare un piano straordinario d’interventi e manutenzione ordinaria e straordinaria, negli edifici pubblici, scuole, strade; disporre l’approvazione d’un regolamento che obblighi tutte le mense pubbliche ad utilizzare materie prime, esclusivamente prodotte e commercializzate all’interno della Regione Sicilia; creare un fondo di solidarietà per le famiglie monoreddito al fine d’incentivare la ripresa economica; procedere all’immediato pagamento di tutte le somme dovute alle famiglie per il rimborso del costo sostenuto dagli alunni per raggiungere le scuole dell’obbligo; svolgere l’immediato espletamento delle concessioni edilizie giacenti presso l’ufficio competente ed ancora non evase e infine eseguire la semplificazione delle procedure relative ai cambi di destinazione d’uso degli edifici privati.

La politica deve dare una soluzione tecnica ai problemi della Città compatibilmente ai limiti di bilancio.

Il consigliere PD Giancarlo Poidomani rileva che le richieste sono sacrosante, data la crisi che si sta vivendo, ma puntualizza che dubbi emergono nel metodo al fine di evitare demagogie in quanto non tutto è possibile ottenere, vista la situazione finanziaria dell’ente. Come liquidare da subito i debiti alle imprese che rischia di portare ad un dissesto finanziario dell’ente. Ritiene necessario un passaggio nella commissione bilancio per ponderare i punti con la presenza dell’assessore al bilancio e al dirigente del settore finanziario dato che molti punti si connettono alle finanze dell’ente. Alcune cose di possono fare altre vanno cambiate.

Il consigliere Nino Cerruto di Nuova prospettiva si dichiara d’accordo al fatto che la proposta che passi in commissione bilancio in modo che si portino in consiglio ipotesti sostenibili e fattibili. Chiede che la proposta venga posta ai voti.

Il consigliere del PD Carmelo Cerruto giudica offensiva la mozione perché vengano fatte richieste, alcune, di tipo demagogico. Si rischia di prendere in giro gli interessati. Rileva che la mozione prima di passarla in consiglio era necessario che passasse dalla commissione bilancio per capire le compatibilità finanziarie sulle voci di spesa.

Il Presidente Scarso rileva che le mozioni non passano dalla commissione perché non c’è alcun impegno di spesa. Essa indica delle indicazioni di indirizzo all’amministrazione per valutarli e decidere sulla scorta delle imposizioni di legge e avendo cura della situazione economica dell’ente.

Il consigliere Nino Cerruto rileva che la protesta dei movimenti Forconi è entrata all’interno delle istituzioni perché la politica se ne facesse carico. Sembrano proteste ad orologeria ( si è partiti nel 94 e sino al 2012) e realizzate in presenze di governi non di centro destra.

La mozione presentata dal consigliere Migliore va bene per un comune brianzolo, ricco e opulento, e non quello di Modica che si trova in piena crisi economica. Sembra una mozione fortemente sostenuta dal centro destra per accattivarsi il consenso del movimento. Allora la proposta seriamente va filtrata per renderla sostenibile. Se il Comune che è un’azienda non incassa non può pagare. I tagli del governo Berlusconi, un milione mezzo di euro, non consentono molti margini di manovra. Questo crea problemi perché bisognerebbe fare i conti con i dipendenti comunali e con quanti lavorando per l’ente hanno un carico di arretrato. Pagare le imprese prima dei dipendenti ? Si può fare se tutti gli attori sono d’accordo. Cerruto contesta altri punti della mozione come il cambio di destinazione degli immobili privati. Annuncia il voto contrario.

Il capogruppo di Modica al Centro Giorgio Stracquadanio giudica che si stava meglio quando si stava peggio. Per sette anni si è lavorato ( Giunta Torchi nus) per la città senza che i bilanci siano stati messi sotto imputazione.

La Città ha subito un vincolo ambientale grave e una serie di perdite economico sociali che non vengono contrastati dai parlamentari regionali del territorio. Il risultato che l’edilizia è ferma. La mozione ha della sostanza e che faremo quello che potremmo fare. La mozione è una indicazione di indirizzo e poi in fase di bilancio sapremo come fare le scelte. Denuncia il ritardo per il rilascio delle concessioni edilizie e si chiedono al cittadino 500 euro per i diritti per il rilascio d’urgenza del documento. Peraltro gli risulta che il dirigente dell’urbanistica ha chiesto un potenziamento di personale senza ottenerlo. Si dichiara d’accordo con la mozione.

Il capogruppo dei popolari Salvatore Cannata respinge l’osservazione del consigliere Nino Cerruto quando stigmatizza le manifestazioni ad orologiera dei movimenti. Non ritiene che nessuno degli imprenditori rischia tempo e risorse e quindi sostiene una battaglia legittima. Bisogna evitare che ogni cosa che si faccia venga strumentalizzata da alcuno. Nessuno vuole mettere gli uni contro gli altri. Se intende votare questa mozione non si deve dire che va contro gli interessi di altri cittadini.

Dichiara il voto favorevole alla mozione di indirizzo perché vi sono cose che si possono mettere subito in azione perché il bilancio non c’entri in tutto. Sarà poi in sede di discussione del documento economico fare le scelte precise in ordine alle richieste contenute nella mozione e invita l’amministrazione a portare il bilancio presto in consiglio così come promesso da sempre dal Sindaco.

Il consigliere dell’Mpa Diego Mandolfo riconosce al movimento dei Forconi il risveglio delle rivendicazioni giuste che ha prodotto un fenomeno sociale in tutta la nazione. La voluta assenza della politica ha portato bene all’inizio. Se la mozione venisse approvata da tutti i consigli a cui si richiede sarebbe il fallimento del movimento perché diverse risposte non sono possibili.

La votazione alla mozione darebbe una soddisfazione effimera e non pratica e quindi il documento o viene emendato o inviata alla conferenza dei capigruppo.

Il capogruppo del PD Giorgio Zaccaria si dichiara in sintonia con quanto detto da Mandolfo. Si denuncia l’atteggiamento della politica perché non fa il suo dovere e l’approvazione della mozione è una presa in giro basta conformare le richieste nel contesto della crisi finanziaria del Comune di Modica. Le cose indicate sono legittime e sarebbero fattibili se l’ente non si ritrovasse in queste condizioni. Ci sono punti sostenibili perché dipendono dalla volontà dal Comune e non comportano impegni di carattere economica. Sulla dilazione di pagamento della Tarsu è già in atto regolarmente.

La mozione va allora portata nella conferenza dei capigruppo per emendarla migliorarla e votarla.

Il capogruppo del Pdl Luigi Carpenzano ritiene che la mozione presenta aspettative e richieste legittime. Si discuta sulle cose che si possono affrontare e realizzare. Si paga troppo di Tarsu perché la differenziata non parte; siamo in presenza di cartelle errate. Stigmatizza la reazione all’intervento del consigliere Stracquadanio che diceva cose vere sull’urbanistica.

Propone la istituzione rapida di un tavolo tecnico, con un crono programma preciso, formato dalla conferenza dei capigruppo, del Sindaco, dell’assessore al Bilancio e da una rappresentanza del movimento. Ritiene utile per concretizzare le richieste fattibile. Il resto è tempo perso.

Il consigliere del PD Carmelo Falco ritiene che sulle richieste su base economica c’è un problema;  si può intervenire sul trasporto degli alunni, sui buoni mensa, e sulla rimodulazione dell’ufficio urbanistica. D’accordo con la proposta del tavolo tecnico.

Il consigliere Salvator Avola ritiene che ci sono punti che si possono affrontare subito: Tarsu, pagamento alle imprese, fondo di rotazione per interventi nel centro storico. Sulle manutenzioni si è fatto molto e si potrebbe fare di più. Sulla consumazione dei prodotti locali nelle mense si può fare con controlli precisi. Bisogna dare una scossa all’urbanistica per ridurre i tempi di rilascio delle concessioni.

Il capogruppo del Sel Vito D’Antona riconosce al movimento la capacità di avere fatto discutere su larga scala i problemi della crisi. La mozione nel momento in cui si discute diventa la mozione del consiglio; annuncia emendamenti al documento che presenta delle problematiche. Sarebbe d’accordo ad approvarla da cittadini. Da consigliere comunale ci sono cose improponibile. Condivide il limite dell’impegno economico previsto anche perché se il consiglio si impegna sui fondi di spesa poi in sede di bilancio bisogna essere consequenziale. Ritiene contraddittoria la moratoria sul pagamento dei tributi perché questo blocca il comune, mancherebbero risorse per mandare avanti i servizi decidendo il comune di non pagare e quindi non  possibile il fondo a favore delle imprese. Il comune non può prevedere l’annullamento delle sanzioni che sono stabilite per legge. Caso mai si allunga la rateizzazione dei pagamenti. Il Fondo di solidarietà e fondo comunale alle imprese si possono fare con contributi sostenibili. Possibile poi accelerare le procedure urbanistiche e amministrative. Inserire poi l’accelerazione per rendere finanziabili e cantierabili le opere pubbliche per creare flussi economici e occupazione. Tentare infine uno sforzo per sbloccare i mutui con la Cassa depositi e Prestiti atteso la virtuosità dell’Ente eccezion fatta per l’ultimo bilancio. Poi sarebbe auspicabile rifinanziare i cantieri di lavoro che consentono di far girare somme anche se a tempo limitato.

L’Assessore Tato Cavallino ringrazia il consigliere Migliore per la mozione e il capogruppo Carpenzano per la proposta del tavolo tecnico e precisa che l’amministrazione non è controparte politica in questa discussione.

Ritiene che da cittadino la piattaforma è condivisibile ma da consigliere è diverso perché deve verificare la fattibilità concreta delle richieste. Molte cose l’amministrazione già le ha decise come la rateizzazione dei tributi. Ci sono problemi connessi alle categorie; pensare ai dipendenti comunali che sono in arretrato così come altre categorie di lavoratori; i debiti con l’Enel, liquidati  quasi un milione di euro per la transazione. Che fine hanno fatto i fondi ex Insicem utili per gli investimenti ? , ritiene che molti prodotti locali vengono utilizzati nelle mense e l’amministrazione ha avviato una interlocuzione con le banche perché l’ente possa sostenere i costi di refezione scolastica per le famiglie meno abbienti. Sulla richiesta di personale all’urbanistica replica dicendo che i geometri ci sono a sufficienza.

Il consigliere indipendente Piero Covato si dichiara d’accordo con la posizione d’Antona e del Presidente del consiglio comunale che garantiscono il civico consesso. Non d’accordo con il tavolo tecnico. Bisogna decidere sulla discussione che è stata fatta. Bisogna, insomma, dare riconoscimento al movimento dei Forconi.

Il consigliere dell’Mpa Gianni Occhipinti si dichiara d’accordo con la mozione presentata. Necessario abbattere la tassa Tarsu e lo si può fare individuando una discarica che servirebbe di cancellare il debito con il Comune di Scicli. Necessario fare un piano di manutenzione sfruttando i finanziamenti per le fonti rinnovabili, come il rifacimento dei tetti di immobili, soprattutto pubblici, dove si infiltra l’acqua.

Il documento viene proposto con emendamenti del consigliere Vito D’Antona, del consigliere Luigi Carpenzano, del consigliere Gianni Occhipinti.

Il consigliere Nino Cerruto rileva che non è possibile per legge fare discariche comunali e i costi sono a carico dei cittadini e aumenterebbe la Tarsu.

Si passa alla votazione del maxi emendamento del consigliere Vito D’Antona.

Il punto passa all’unanimità con diciannove voti a favore.

Si passa a votazione quello della istituzione del tavolo tecnico

Il punto viene votato a maggioranza con quattordici favorevoli, tre contrari e due astenuti.

Si passa alla votazione dell’emendamento del consigliere Gianni Occhipinti.

Il punto viene votato a maggioranza con quindici favorevoli, un contrario e tre astenuti.

L’intera mozione viene votata a maggioranza con diciassette favorevoli, uno contrario e un astenuto.

La seduta del consiglio è rinviata a giovedì 1 marzo alle ore 19.00

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