MODICA, L’ASSESSORE SAMMITO RISPONDE AL CONSORZIO POLO COMMERCIALE

Con il Consorzio Polocommerciale, ed in particolare con il suo Presidente, abbiamo in corso da circa un anno una interlocuzione diretta, pressoché quotidiana, finalizzata ad affrontare e risolvere svariate problematiche prevalentemente collegate alla realizzazione delle opere viarie del contratto di quartiere.

Il fatto che il Consorzio senta periodicamente il bisogno di rilevare pubblicamente, attraverso comunicati stampa, alcune emergenze o priorità, rientra nella normale dialettica tra un organismo che rappresenta un pezzo importante della realtà commerciale modicana e la nostra Amministrazione che del confronto alla pari ha fatto una delle sue scelte essenziali.

In questo ambito di informazione mi preme ancora una volta evidenziare le iniziative e le opere già realizzate, quelle che sono in corso e quelle che sono in gestazione. Lo faccio con un elenco preciso, in modo tale che tutti possiamo avere cognizione di dove siamo partiti e dove vogliamo arrivare.

In poco più di un anno e mezzo l’Amministrazione Comunale ha compiuto molteplici atti.

·         Abbiamo asfaltato e reso transitabili tante strade di Modica e del quartiere Sorda in particolare: ricordate in che stato erano? ricordate le sollecitazioni pressanti ad intervenire sulla pavimentazione stradale quando il Comune – all’inizio della nostra Amministrazione – era  in uno stato di collasso finanziario? Ebbene, adesso, non si può negare che enormi passi avanti siano stati compiuti:

o   La via Risorgimento;

o   La via Sacro Cuore e le sue parallele;

o   La via Rocciola Scrofani;

o   La via di collegamento tra l’incrocio Gigi Olivari e lo sbocco del Green Club;

o   Diversi tratti della ex statale che abbiamo ottenuto che l’Anas asfaltasse prima di cederle al Comune.

·         Abbiamo seguito la realizzazione del centro commerciale La Fortezza, ottenendo la realizzazione della nuova rotatoria Fortezza-Zona Artigianale e la pavimentazione della sede stradale tra quello snodo e la rotatoria di Musebbi. (Era peraltro noto a tutti che, soprattutto nella fase iniziale, questo tratto stradale sarebbe divenuto arteria di grande traffico supplementare).

·         Abbiamo realizzato e illuminato la rotatoria di Musebbi, asfaltando il tratto stradale al lato della concessionaria FIAT che da anni si presentava come un percorso di guerra.

·         Abbiamo avviato e praticamente completato, in un anno, i lavori sull’asse viario del Contratto di Quartiere, superando innumerevoli problematiche legate alla urgenza di realizzare i lavori, in un contesto di grande traffico e di forte pressione degli operatori. Questi lavori devono essere portati a termine nel migliore dei modi, sia completando le opere a verde e attivando la nuova illuminazione pubblica, sia garantendo la efficienza massima della nuova sede stradale (vale a dire rimettendo a nuovo quei tratti che, a causa degli scavi sottostanti e probabilmente del non perfetto compattamento della base di costruzione, presentano allo stato attuale delle incoerenze).

·         Abbiamo in corso una interlocuzione – difficile, ma che confidiamo porterà buoni frutti – con la Cassa Depositi e Prestiti per l’erogazione del mutuo che ci consentirà di realizzare il tratto del nuovo percorso urbano che va da Solaria all’incrocio con la rotatoria in uscita da via Sacro Cuore.

·         Abbiamo cominciato a finanziare, con fondi comunali, il nuovo sbocco viario della Sorda all’altezza del viadotto della Caitina.

·         Stiamo per portare al Consiglio Comunale la delibera di ri-approvazione del progetto di rotatorie all’altezza del quartiere Dente, che rappresenterà il nuovo ingresso di Modica per il flusso proveniente da Ragusa. Si consideri che il progetto va nuovamente al Consiglio Comunale perché sono trascorsi più di cinque anni dalla precedente approvazione e sono scaduti i termini delle espropriazioni: tuttavia, appena superato questo passaggio, siamo pronti per l’appalto di questa importante opera pubblica.

 

Ho voluto riportare in dettaglio le cose fatte e in corso perché non si perda il senso del percorso che si sta compiendo. Lo riporto anche a beneficio di qualche politico distratto, che preferisce piccole polemiche al senso generale delle cose e alla loro direzione di marcia.

Detto questo, e avendo impostato e in una certa parte già realizzato il NUOVO PERCORSO URBANO, rimane da affrontare la questione strategica di un SISTEMA VIARIO EXTRA URBANO che non faccia attraversare Modica dal traffico veicolare in transito. E’ la stessa questione strategica che in anni lontani fu affrontata con la realizzazione del Ponte Guerrieri e, in anni più recenti, con la realizzazione del Viadotto di Modica Alta.

L’esigenza di un’arteria che si sviluppi a sud della ex SS115 ci è perfettamente chiara. Noi stessi abbiamo più volte avuto modo di dire che le opere in corso nel Nuovo Percorso Urbano si pongono anche a sostegno delle esigenze degli operatori dell’artigianato e del commercio che vi operano, ed è evidente che liberare questo percorso dal vincolo del traffico extraurbano è un passo obbligato per guidare in modo razionale la crescita della città.

 

Tuttavia non c’è bisogno di spiegare la complessità delle fasi preliminari per la progettazione di una nuova opera, e il fatto che l’Amministrazione non si preoccupi di comunicare pubblicamente ogni passaggio tecnico che compie, in questa come in altre direzioni, non vuol dire che non li stia compiendo effettivamente. Quando saremo – realisticamente in tempi brevi – nelle condizioni di portare una proposta seria e concreta sotto tutti i profili, che sia più di un’intenzione o di una promessa, attiveremo su questa un confronto con tutti i soggetti che hanno un interesse al riguardo.

 

Posso garantire al Consorzio Polocommerciale che l’Amministrazione del Sindaco Buscema ha le idee, la forza, la visione, la capacità di futuro e iniziative in atto per affrontare in modo coordinato queste scelte di prospettiva strategica. Su queste si gioca il futuro di Modica per i prossimi decenni e tutti – la politica, le amministrazioni locali, le forze sociali e produttive – debbono essere all’altezza delle nuove sfide.

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