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MODICA: IL CAFFÈ QUASIMODO FA RIVIVERE “LA POETICA DEL FANCIULLINO”
11 Gen 2015 15:27
Un nutrito pubblico ha partecipato lo scorso sabato all’appuntamento culturale che si è tenuto a Modica al Palazzo della Cultura nel quadro della stagione culturale 2014-2015 del Caffè Quasimodo. E’ stato dedicato al grande poeta Giovanni Pascoli. Guidato dalle riflessioni critiche di Michele Armenia, docente di lettere dell’ Istituto “Galilei -Campailla” di Modica, è stato l’attore Giorgio Sparacino, Direttore della Compagnia Teatrale “Utopia” di Ragusa, ad intrattenere i presenti con la lettura di alcuni testi poetici del poeta romagnolo, tra i quali “L’aquilone”, l’Assiolo”, “Novembre”, “X agosto”, “La cavalla storna” e tante altre poesie ancora introdotte da Armenia con puntualità e acume critico per fare rilevare come la poesia, in Pascoli, è tale solo quando riesce a parlare con la voce del fanciullo ed è vista come la perenne capacità di stupirsi tipica del mondo infantile. Pascoli – ha affermato Armenia – ci ha lasciato del mondo una visione univocamente ristretta attorno ad un “centro”, rappresentato dal mistero della natura e dal rapporto tra amore e morte.
Ad introdurre la serata è stato Domenico Pisana, Presidente del Caffè Quasimodo, il quale ha evidenziato come “la scelta del Pascoli sia stata dettata sia dalla ricorrenza del 160 della nascita del poeta romagnolo, sia dall’attualità della sua poesia, che sveste l’uomo del suo delirio di onnipotenza richiamandolo a recuperare l’autenticità e semplicità del fanciullo, nonché a riflettere sul valore del “nido familiare” e sul fatto che occorre, ancora oggi, far parlare “il fanciullino” che è in ognuno di noi, perché il segreto della vita consiste nel recuperare la capacità(tipica dei fanciulli) di meravigliarsi di fronte allo spettacolo della natura e di provare gioia anche di fronte alle piccole cose della vita quotidiana”.
Molti apprezzati anche gli interventi del giovane cantante lirico Mario Assenza, accompagnato al pianoforte da Giuseppe Spadaro. Un serata davvero bella, arricchente, carica del sentimento pascoliano e resa godibile dalla liricità dei versi di un poeta che con il suo simbolismo ha dato messaggi di grande attualità.
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