MODICA, I CINQUE MILIONI EROGATI DALLA REGIONE A DICEMBRE

Il Segretario Provinciale della Funzione Pubblica della Confsal, Giorgio Iabichella, interviene per chiarire l’incerta provenienza dei cinque milioni di euro, concessi dalla Regione al Comune di Modica a dicembre scorso.

“I cinque milioni di euro erogati lo scorso 14 dicembre al Comune di Modica, dall’Assessorato Regionale – esordisce Iabichella – non erano anticipazioni di somme che la Serit doveva all’Ente di Palazzo S. Domenico, bensi’ risulterebbero, nella determina sindacale n.35 del 11 gennaio 2012,  come un ulteriore prestito regionale da restituire in 10 anni, denominato “finanziamento a breve termine”.

Cio’ significa che detta somma dovrà esser restituita, insieme agli altri sei milioni e mezzo di euro gia’ “prestatici” dal 2009 ad oggi dalla Regione Sicilia.

Il Comune di Modica dovra’ quindi pagare, in dieci rate annuali, oltre undici milioni  e mezzo di euro. Praticamente l’Amministrazione Buscema ha indebitato i cittadini modicani per oltre un milione di euro l’anno fino al 2020.

Inoltre Buscema, ed i suoi assessori, ha speso la ragguardevole somma senza concordarne il metodo con le forze sindacali, pagando solo alcuni creditori e trascurandone altri (vedi la situazione “oscena” del mancato pagamento dei lavoratori della SPM). Ancora una volta la democrazia partecipata e’ “caduta in disgrazia”.

Questo  prestito, “mascherato” da alcuni come un’anticipazione della eSerit, è stato solo un “palliativo”, visto che oggi l’Amministrazione Comunale non riesce comunque a rispettare regolarmente i pagamenti dei dipendenti diretti e delle aziende collegate e, cosa ancor più grave, non e’ in grado di prendere nessun impegno riguardo ai pagamenti delle retribuzioni.

Ci sarebbe da accertare pure la regolarità dell’inserimento in bilancio dell’entrata dei cinque milioni di euro, e delle spese relative spalmate nel biennio 2011-2013, ma ci esoneriamo dal farlo in questa sede.

Oggi si colgono gli effetti di quanto denunciato anche dal sottoscritto, negli ultimi quattro anni, e, forse, chi se ne e’ accorto sta tentando di defilarsi.

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