MODICA, FESTE PATRONALI E DENARO PUBBLICO

I festeggiamenti in onore di S. Giorgio sono costati 42 mila euro. 13 mila dei quali li ha finanziati il Comune di Modica, presumiamo per coprire le spese del concerto di Ron che peraltro e’ stato pubblicizzato in modo pessimo e solo tramite manifesti affissi appena 3 giorni prima dell’evento. Non e’ mia intenzione alimentare una polemica, ma ritengo sia irrispettoso spendere 42 mila euro in un momento in cui la sobrietà dovrebbe prevalere anche sulle feste patronali. In un periodo di grande difficoltà economica, che costringe i cittadini a grossissimi sacrifici è, a mio avviso, inconcepibile spendere 42 mila euro per una festa patronale . E’ inammissibile, inoltre, la spesa di 13 mila euro per un concerto, di ottimo livello, ma che non e’ stato pubblicizzato bene e nei tempi giusti.

 

Vorremo capire quanti soldi, inoltre sono stati impiegati dal Sac. Giovanni Stracquadanio per i fuochi di artificio, anch’essi di buon livello. Erano necessari? Perche’ questi non ha preso il buon esempio dal suo collega Don Umberto Bonincontro che, insieme al Consiglio pastorale ed al Vicario foraneo cittadino, Don Corrado Lorefice, hanno deciso di non “sprecare” denaro per i futili fuochi d’artificio e destinarli a chi ne ha davvero necessità?

 

Tra l’altro, se memoria non m’inganna, S.E. il Vescovo Stagliano’ nel 2009 alzo’ la voce contro le feste parrocchiali, invitando le parrocchie della Diocesi netina a ridimensionare gli sprechi relativi ai fuochi d’artificio.

 

Non si comprende (stando agli atti ufficiali) come siano stati recuperati gli altri 29 mila euro dalla parrocchia di S. Giorgio. E’ vero, la comunità ecclesiale e’ indipendente ed autonoma, ma non sarebbe il caso di far sapere ai propri fedeli da dove provengono quei soldi già spesi?

 

Da devoto e da cittadino (che porta il nome del Santo in questione) non mi sarei sicuramente “offeso” se fosse salito sul palco un gruppo locale, certamente meno costoso di Ron. La mia devozione non e’ proporzionale al numero, ed all’intensità, dei fuochi di artificio.

 

E perche’ il Comune non ha ripartito le somma alla festa della Madonna “Vasa Vasa” , piuttosto che a quella del S. Cuore, tutte manifestazioni tradizionali e popolari appartenenti al nostro patrimonio socio-culturale, religioso e folkloristico?

 

I dipendenti, comunali e delle ditte collegate, reclamano gli stipendi, i creditori reclamano il pagamento delle proprie forniture, le strade della città sono malmesse ed impraticabili ma il clima di austerita’ sembra non intaccare Palazzo S. Domenico.

 

La posizione del Sindaco e’ tutt’altro che chiara. Da un lato si afferma che l’Ente modicano e’ sulla via del risanamento, concedendo finanziamenti a chiunque, e sostenendo ormai superato il pericolo del dissesto finanziario. Dall’altro leggiamo le dichiarazioni dei dirigenti del suo stesso partito ,i quali chiedono ai modicani la “compartecipazione ai sacrifici” ed alle forze sociali di proporre le soluzioni che, a quanto pare, loro non riescono ancora oggi a trovare per pagare puntualmente i dipendenti.

 

Il dato di fatto e’ che 42 mila euro per la festa del Patrono sono davvero una enormità…

 

A questo punto, si spieghi alla Città

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