MODICA, CONFERENZA SUL MUSEO ARCHEOLOGICO

Moltissimi gli intervenuti alla conferenza indetta dall’assessorato alla Cultura di Modica che ha riunito Giovedì 23 febbraio alle 17 e 30 i cittadini intorno al triste problema del museo Archeologico e del museo delle Arti e Tradizioni Popolari “S.A.Guastella” chiusi da anni a causa di interminabili lavori di restauro. Agli intervenuti è stata presentata nell’aula consiliare del  comune di Modica un’idea progettuale che coinvolge la città e la sua storia. In un opuscolo, disponibile anche su internet, dal titolo: “Prospettive per un museo archeologico: il caso di Modica” si possono leggere le proposte di intervento sul già esistente sito museale di Modica. Un incontro durato più di due ore in cui l’assessore alla cultura, Annamaria Sammito, affiancata e sostenuta dal Sindaco di Modica Antonello Buscema, dalla dottoressa Vera Greco, soprintendente dei BB.CC.AA di Catania ha presentato alla cittadinanza la sua idea progettuale intorno ad un ipotetico museo da realizzarsi all’interno del Palazzo dei Mercedari. Mancava all’appello il soprintendente di Ragusa Alessandro Ferrara.

All’incontro con la città rappresentato da associazioni culturali, cooperative di giovani che lavorano nel campo del turismo, albergatori, architetti, ingegneri, giornalisti, studiosi di storia, e appassionati della città, l’assessore alla cultura ha dichiarato, come già nella presentazione dell’opuscolo, “Interiors & design” numero 5, offset studio Palermo, luglio 2011, pag 2, che la sua idea “nasce dall’esigenza di comunicare  quello che i miei studi mi hanno portato a conoscere ad un pubblico sempre più vasto. E per pubblico ho inteso dapprima i miei concittadini, le persone che quotidianamente calpestano – ignari – un territorio così ricco di storia…” Così grazie alla competenza della Professoressa Maria Clara Ruggeri Tricoli, professore di “Allestimento e museografia” alla facoltà di architettura di Palermo e del Professore Aldo Accardi architetto ed esperto in museografia, la cittadinanza ha potuto insieme all’assessore “sognare” di un meraviglioso contenitore che nella carta, e nelle buone intenzioni dell’amministrazione, potrebbe diventare un monumento alla cultura degno della migliore città europea. L’idea contenuta in questo numero di “Interiors & design”, come dichiara la Tricoli nasce “dall’affidamento al nostro dipartimento di un progetto preliminare per la sistemazione dei vari musei presenti a Modica, una città piccola, ma ricchissima di storia – continua la studiosa – il progetto nasce dall’esigenza del Comune di Modica che aveva bisogno di un progetto preliminare per avviare procedure di finanziamento e per chiarirsi le idee sul da farsi  visto l’ingente patrimonio musealizzabile”.

L’assemblea entrava dunque nel vivo del progetto grazie al Professore Accardi. A parte il gratuito commento rilasciato dallo studioso su come oggi l’Eracle di Cafeo sia “imbottigliato” in una teca che qualcuno, (forse un mai ricordato abbastanza Duccio Belgiorno, già direttore del Museo Archeologico di Modica)  ha allestito consentendone la libera ma sicura fruizione; dicevamo a parte l’offensivo sproloquio, in una fantastica quanto fantasiosa ed auspicabile passeggiata all’interno del fantomatico museo tra pianterreni e corridoi, piani di su e piani di giù, il povero e “ignaro” cittadino di Modica si è ritrovato immerso in un percorso storico che gli ha concesso, almeno sulla carta, di calpestare, questa volta in maniera consapevole  la sua storia dall’età del  bronzo al ferro, all’ellenismo, fino al medio evo e poi alla nascita della contea, fino (al già per fortuna esistente, almeno quello), Museo delle Arti e Mestieri popolari “Serafino Amabile Guastella”. Un commento del Presidente dell’Associazione, la dottoressa Grazia Dormiente, a tal proposito ci induce ad una riflessione: “Folgorante” è stato definito dall’accademica Maria Clara Ruggieri Tricoli  il “Museo Ibleo delle arti e tradizioni popolari di Modica “ nel corso della presentazione, dedicata al progetto /sogno  delle testimonianze archeologiche da allogare nel Palazzo dei Mercedari. Altrettanto folgorante si è rivelato  l’inconsapevole e/o consapevole silenzio dell’Assessore alla Cultura del Comune di Modica  sull’Associazione  Culturale “S. A. Guastella” in quanto proprietaria delle pregevoli collezioni etnografiche, patrimonio della Contea e della sua cultura materiale ed immateriale. Perché tale silenzio? Perché tale esclusione su una realtà museografica di straordinario impatto, grazie all’impegno di raccolta, catalogazione e allestimento di uno spaccato memoriale sulle strutture del quotidiano, attuato da un gruppo di studiosi locali, totalmente ignorati ed esclusi? ”  

Sugli spalti dell’aula consiliare un interrogativo si imponeva tra tutti: ma di cosa si sta parlando?  È mai possibile che una amministrazione sostenuta da soprintendenti vari (e forse adesso comprendiamo le illustri assenze) spalleggiati da dipartimenti che calano direttamente dalla capitale per elargire mancanze di delicatezza stiano parlando di nulla? Ma davvero un intero dipartimento, gratuitamente, come più e più volte si è sottolineato, si sia messo al lavoro intorno a un, seppur, “bel” niente? Sbigottita l’assemblea ha avuto la risposta dallo stesso assessore Sammito: “il finanziamento strutturale non prevede finanziamenti per gli allestimenti. Esauriti i fondi per il completamento della struttura bisognava trovare nuovi fondi per completare almeno i lavori di restauro. Abbiamo presentato un bando che ci è stato finanziato per 582 mila euro con i quali completeremo la parte strutturale la quale ci permetterà di fruire del museo Archeologico già esistente in situ e del Museo delle arti e tradizioni popolari “S. A. Guastella”. Per il resto abbiamo sognato”. Si è possibile! Modica e i suoi poveri ed “ignari” cittadini.

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