MODICA BOLLETTE ACQUA ILLEGITTIME

E’ patetico il tentativo dell’Assessore Amoroso di scaricare la colpa, dei mancati introiti dei tributi, su chi, come noi, denuncia illegittimità palesi nei ruoli emessi dal Comune.

Oggi ne abbiamo un’ulteriore dimostrazione. Difatti nelle bollette idriche che stanno pervenendo in questi giorni ai cittadini modicani, relative a periodi  compresi tra il 2010 e 2011, si evince una chiara illegittimità in quelle utenze(circa il 90% della città) che, da maggio 2010 fino a settembre 2011, non ricevevano acqua potabile, poiche’ gli impianti di depurazione erano bloccati.

Innanzitutto il canone di depurazione richiesto nel ruolo (oltre al canone di manutenzione,  al consumo ed all’IVA) non e’ stato mai effettuato, quindi ingiustificato, poiche’ in quel periodo (maggio 2010-settembre 2011) i lavoratori non potevano accedere agli impianti per problemi di sicurezza, per cui nessuna depurazione e’ stata effettuata.

Il nostro ufficio legale precisa che un provvedimento (n. 26/75) del Comitato Interministeriale Prezzi, all’art. 13,  stabilisce un limite del 50% del prezzo relativo alle forniture di acqua per ogni uso quando la fornitura abbia per oggetto acque idonee solo agli usi igienici.  Inoltre, a dar forza a questo provvedimento, ci aiutano alcune pronunce giurisprudenziali (una fra tante la sentenza del Giudice di Pace Reggio Calabria del 27.11.00) che hanno già condannato i Comuni alla restituzione della metà dei canoni percepiti indebitamente.

Per cui le bollette idriche relative a quel periodo sono da ritenersi illegittime!

Infine, atteso che il “Regolamento dei canoni dell’acquedotto comunale”(approvato dal Consiglio comunale il 29/09/2003) disciplina la “fornitura di acqua POTABILE destinata all’uso umano: alimentazione, servizi igienici ed altri impieghi domestici ordinari” e visto che detto contratto di somministrazione tra cittadino ed Ente non e’ stato rispettato, per lunghissimi periodi(oltre un anno), da parte del Comune di Modica, ci riserviamo di chiedere, tramite una class action e le associazioni dei consumatori, il ritiro dei ruoli acqua in autotutela e gli eventuali danni causati ai cittadini.

L’Assessore Amoroso, che imperterrito continua a dichiarare che  “conta comunque il reale consumo dell’acqua, a prescindere dall’uso che ne è stato fatto, ai fini potabili e non…”, abbia il buon senso di dimettersi prima della fine della legislatura, gioverebbe di certo alla città.

I tributi vanno riscossi previa concertazione con le associazioni e le forze sociali, apprendendo quelle che sono le esigenze dei cittadini contribuenti e non inviando bollette a raffica in agosto, magari con scadenze imminenti.

 

 

 

 

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