È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
MODICA, APPALTO IGIENE AMBIENTALE
23 Feb 2012 10:43
La CGIL ha chiesto, qualche giorno fa, al Sindaco di Modica la rescissione del contratto d’appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani con la Ditta Puccia Giorgio. Azienda che svolge il servizio di igiene ambientale a Modica, in regime di “affido a carattere d’urgenza”, da settembre 2009.
La CGIL, solamente oggi, si è accorta che probabilmente l’azienda assume atteggiamenti vessatori nei confronti dei lavoratori, piuttosto che la presenza di eternit nei locali dove i lavoratori fanno le docce, e di altre cose definite da “illogiche”.
Ricordiamo che contro la ditta Puccia è in corso un processo per truffa, frode, turbativa d’asta, minacce ed estorsione. Questi sono solo alcune citazioni tratte dai capi d’accusa rivolte al titolare della ditta, in riferimento a quanto denunciato dal sottoscritto sin dall’ottobre 2009:
“.. comportamento discriminatorio all’atto delle assunzioni dei lavoratori, senza alcuna garanzia e tutela del mantenimento dei livelli occupazionali rivestiti dai singoli operai nell’ambito del precedente rapporto contrattuale con la ditta Busso…. Oltre a non aver assunto dei lavoratori, “aveva mutato il contratto per sette di essi da tempo indeterminato a tempo determinato, non aveva rispettato i livelli e le qualifiche occupazionali acquisite nel rapporto d’impiego con la ditta uscente, in violazione dell’art.6 del CCNL “(che lo impone).”
Sit-in di protesta, manifestazioni, incontri in Prefettura e perfino lo sciopero della fame, furono attuati dal sottoscritto insieme ai lavoratori esclusi dal passaggio di gestione dalla ditta uscente (Busso) alla ditta affidataria (Puccia), ma nessuno, CGIL e Sindaco compresi, mosse un dito a loro favore.
Adesso, dopo ben due anni e mezzo, assistiamo “ piacevolmente” alla discesa in campo di uno dei sindacati più importanti (almeno sulla carta). Dovevamo attendere, quindi, la conclusione delle indagini della Procura per sentire la voce dei sindacati “tradizionali”.
Perchè la CGIL non intervenne a settembre 2009 quando anch’essa firmò, durante il passaggio di gestione, l’accordo “capestro” acconsentendo che la ditta subentrante (la Puccia) applicasse dei contratti irrispettosi del Contratto Collettivo Nazionale?
Il Segretario Generale, Avola, non si accorse delle presunte illegittimità presenti in quell’accordo “capestro” che egli stesso siglò personalmente?
E quando questi lavoratori, dopo pochi mesi, furono “sbattuti” fuori, la CGIL dov’era?
E’ strano, a mio avviso, se non allarmante, constatare che la CGIL abbia denunciato certe cose “illogiche” solo dopo due anni e mezzo, richiedendo la rescissione dell’affido. Le vicende erano evidenti e palesi sin dall’inizio. Noi, difatti, chiedevamo la sospensione dell’affido gia’ ad ottobre 2009, mentre la CGIL, cosi’ come il Sindaco, la Giunta e le altre sigle sindacali, si godevano la città pulita!”
Ad oggi vi sono ancora 5 operatori ecologici disoccupati, gia’ in forza alla “Busso”, che hanno lavorato solo per pochi mesi con la “Puccia”, per poi esser mandati a casa, vista l’apposizione illegittima del termine del contratto. Al loro posto sono subentrati altri operatori, scelti presumibilmente dalla ditta Puccia.
I quesiti dei lavoratori sono: “Chi subentrerà nella nuova ditta che vincerà la gara d’appalto? Traghetteranno alla nuova ditta affidataria gli operatori che sono stati assunti, in modo unilaterale e senza accordo con le sigle sindacali, dalla Ditta Puccia negli ultimi 240 giorni (come recita il CCNL), oppure verranno riammessi quelli esclusi ad ottobre 2009 ?
Il Comune di Modica, in quanto Ente erogatore del servizio, deve garantire gli adempimenti previsti nel capitolato d’appalto (che prevede il passaggio diretto di 102 operatori) ed il Sindacato quelli previsti nel CCNL.
Perche’ il Sindaco non ha mai preso posizione per questi lavoratori, “lavandosene le mani” e addicendo che, essendo dipendenti di una ditta privata, non sono tutelabili dall’Ente modicano? Perche’ la CGIL ha battuto i pugni sul tavolo solo oggi?
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