Continua a crescere la curva dell’influenza in Italia. Nell’ultima settimana monitorata dal sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, sono stati registrati oltre 816 mila casi di sindromi respiratorie acute, quasi 100 mila in più rispetto alla settimana precedente. Un dato che conferma l’accelerazione della stagione influenzale e l’aumento della pressione sui servizi sanitari. […]
Mobilitazione anche in provincia di Ragusa per ottenere una proroga della moratoria sui licenziamenti fino al 31 ottobre
16 Giu 2021 10:13
“Considerate le prospettive negative riguardanti il mondo dell’occupazione, destinate ad interessare almeno 550 persone in provincia di Ragusa che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro a causa degli effetti negativi della fase post pandemica, come Ust Cisl Ragusa Siracusa abbiamo deciso di intensificare la fase di mobilitazione sui temi del lavoro e della sua sicurezza”.
Lo dice la segretaria generale dell’Ust Cisl Rg Sr, Vera Carasi, a proposito della necessità di attuare una serie di cambiamenti al decreto Sostegni Bis. “In allineamento con quelle che sono le scelte del sindacato a livello nazionale – continua Carasi – siamo pronti a fornire il nostro sostegno sino a quando non raggiungeremo gli obiettivi che, come sindacato, ci siamo posti sulla base delle priorità indicate nella piattaforma unitaria. Sono previste tre grandi manifestazioni a Firenze, Bari e Torino per il 26 giugno ma anche dalla provincia più a Sud d’Italia siamo pronti a fare sentire la nostra voce.
Perché, in questo delicato momento, diventa cruciale la proroga della moratoria sui licenziamenti per tutti i settori almeno fino al prossimo 31 ottobre. Lo riteniamo un provvedimento necessario anche per l’area iblea allo scopo di evitare che si allunghi l’elenco dei disoccupati. Come giustamente è stato rilevato dalla Cisl a livello nazionale, è invece opportuno, adesso, concentrarsi sulla riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive sul lavoro che sono il vero anello mancante nelle nostre realtà.
Dobbiamo impegnarci il più possibile a costruire quelle nuove competenze e professionalità che, anche in provincia di Ragusa, sono reclamate dal mercato del lavoro, così come abbiamo avuto modo di verificare in queste settimane, per fare davvero ripartire l’economia su scala territoriale. Non possiamo fare finta che con lo sblocco dei licenziamenti tutto andrà bene.
Non sarà così. Aggiungeremo a chi ha già perso il lavoro altri disoccupati. E significa famiglie che perderanno la possibilità di andare avanti nella maniera più adeguata, significa disgregazione sociale e tensioni che, invece, dovremo cercare assolutamente di evitare”.
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