È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
MISURA 4.1 DEL PSR SICILIA
29 Mar 2017 08:16
“E’ in scadenza il 10 aprile 2017 il termine per presentare le domande per fruire delle agevolazioni della misura 4.1 del Psr Sicilia che sostiene gli investimenti nelle aziende agricole”. A dirlo l’on. Orazio Ragusa a proposito della misura promossa dal Dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana e finanziata coi fondi comunitari Psr 2014/2020, misura che mira a sostenere lo sviluppo delle singole aziende, il loro consolidamento, il rafforzamento delle filiere agroalimentari e l’aggregazione fra imprese, favorire la diversificazione produttiva, l’innovazione e la sostenibilità ambientale. “Ci siamo impegnati a sollecitare l’assessore regionale all’Agricoltura – chiarisce l’on. Ragusa – per ottenere una proroga visto che, se così non fosse, sarebbero numerosi i produttori agricoli siciliani impossibilitati ad accedervi, sia a causa dei tempi eccessivamente brevi previsti dal bando per la presentazione delle domande, sia per le difficoltà tecniche che rendono assolutamente complicata la procedura telematica di adesione al bando. Per questo motivo, abbiamo fatto votare in Aula all’Ars un odg che impegna il Governo a procedere in tale direzione. Non è possibile che per un bando così lungamente atteso dagli agricoltori siciliani, già alle prese con problemi non da poco, si corra il rischio di tagliare fuori un numero così elevato di operatori in quanto non è stato possibile prevedere una scadenza che andasse bene per tutti. Sono anche i professionisti del settore, gli agronomi ad esempio, a sollecitare un intervento della buona politica in tal senso”. Beneficiari della misura sono gli agricoltori e le imprese agricole e quelle operanti nella filiera, nonché i loro consorzi e forme associative. Il contributo comunitario è del 50% del totale delle spese ammissibili ma può arrivare fino al 70% per i giovani agricoltori, per le aziende agricole in aree montane o protette e per i progetti integrati.
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