MIRACOLO A VITTORIA: “L’ETERNO SECONDO” SCRIVE UNA LETTERA AL ” PRIMO”

Se l’eterno secondo della Città di Vittoria sente l’esigenza di scrivere una lettera aperta al suo segretario di partito ricca di buoni propositi, di senso di responsabilità, di moralismo manieristico, gatta ci cova. 

Il vecchio ed eterno secondo non sa stare lontano dalla gestione del potere. 

Lui è cresciuto come uomo di (pseudo)lotta e di (mal)governo. Sempre dietro all’uomo forte di turno. Chi non lo ricorda come uomo fidato di Aiello?

Faceva il finto oppositore del leader massimo, per poi contrattare con lo stesso, nelle segrete e buie stanze delle sezioni di Partito, incarichi e posti di governo per lui e per i suoi seguaci.

Questo atteggiamento lo ha dipinto come politicamente poco affidabile, avvezzo ai facili tradimenti e alle giravolte improvvise.

Infatti, le sconfitte non sono mai mancate, raccogliendo ciò che seminava.

Ora alla vigilia di importanti scadenze elettorali che hanno sollecitato la sua  infinita ambizione, da vecchia volpe argentata, ha capito che l’amministrazione è ai minimi termini; neanche l’ingresso dell’Arch. Angelo Dezio è riuscita a risollevare dal torpore Nicosia e Co.

Lui, invece, è convinto di essere depositario di capacità, esperienze e accortezza ed annuncia la disponibilità sua e di SEL ad un “nuovo” patto di governo, nonostante abbiano ampiamente dimostrato la loro incapacità amministrativa nella prima fase dell’esperienza amministrativa.

Gli argomenti sono sempre gli stessi e annunciati con la solita cadenza soporifera.

Forse Nicosia tra una partita di calcetto, un triangolare di tennis e una cena, gli concederà qualcosa sia per mantenere viva e sobria la sua maggioranza sia per restituire un po’ di sorriso a Vincenzo il musone.

Il risultato lo conosciamo già: ennesima sconfitta. Il problema è che a pagarne le conseguenze sarà  sempre e solo la città.

La città ha bisogno di liberarsi di questa classe dirigente, legata alle sole dinamiche del manuale Cencelli. Una nuova stagione per Vittoria passa, innanzitutto, da volti nuovi con idee nuove e coerenti. Beni comuni, PRG, rapporto politica mondo delle imprese e dei lavoratori, progettualità seria e concreta.

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