Un incarico di alto profilo scientifico e istituzionale che porta la sanità della provincia di Ragusa al centro del panorama medico nazionale e internazionale. Gaetano Cabibbo, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna dell’ospedale “Maggiore-Baglieri” di Modica, è stato nominato membro del Direttivo nazionale della FADOI, la Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti, e […]
Ministro Bonafede in visita ai genitori di Alessio e Simone D’Antonio
08 Ago 2019 08:10
«Oggi sono stato a Vittoria, in provincia di Ragusa, per incontrare i genitori di Alessio e Simone D’Antonio, i due bambini che lo scorso 11 luglio sono stati falciati proprio sulla soglia di casa da un’auto in folle corsa in una stradina di Vittoria. A loro ho voluto far sentire la presenza e la vicinanza dello Stato di fronte alla tragedia che ha colpito le loro famiglie. Nei loro sguardi è racchiuso l’infinito dolore con cui devono fare i conti ogni giorno; attorno a loro si riesce a sentire il peso dell’assenza dei loro bambini strappati alla vita con una violenza inaudita.
Adesso chiedono giustizia: nessuna voglia di vendetta ma soltanto la consapevolezza di avere il diritto di chiedere e ottenere giustizia». Lo scrive su Facebook il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, sottolineando che «su questa terribile tragedia c’è un’inchiesta in corso; non entro nel merito e, come sempre, ripongo il massimo della fiducia nel lavoro della magistratura. Ma il mio ruolo impone certamente una riflessione e un conseguente intervento sulle leggi attuali». Il ministro, ha effettuato una visita ieri a Vittoria, a casa dei genitori.
Secondo Bonafede «è necessario intervenire per colmare le lacune e garantire giustizia tutte le volte in cui una vita venga drammaticamente spezzata da comportamenti totalmente sprezzanti dell’incolumità altrui. E questo disprezzo si concretizza anche tramite le omissioni di soccorso di chi è coinvolto, direttamente o indirettamente. Garantire giustizia ogni volta che si consuma una tragedia per le strade non è interesse soltanto dei familiari delle persone coinvolte ma – conclude – di tutti i cittadini italiani».
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