Minacce a Borrometi, aggravate da metodo mafioso; definitiva la condanna a Lauretta

E’ diventata definitiva la condanna di Venerando Lauretta per la escalation di minacce, rivolte al giornalista Paolo Borrometi, che culminano con “Metterò il tuo cuore in padella e me lo mangerò, ti verrò a trovare pure che non vali i soldi del biglietto…”.

Minacce aggravate oltre che dal metodo mafioso, anche dalla continuità e dalla recidiva e che erano scaturite a seguito di alcuni articoli pubblicati sul sito “La Spia”, diretto da Borrometi, che indicavano in Lauretta il socio occulto di un box al mercato ortofrutticolo di Vittoria; le indagini portarono alla chiusura del box in questione. Nel processo, la Federazione nazionale della Stampa e Ordine nazionale e regionale dei Giornalisti e Comune di Vittoria si erano costituite parte civile.

La sentenza di primo grado venne pronunciata dal Tribunale collegiale di Ragusa nel 2018; condannò Lauretta a 1 anno e 6 mesi. A maggio del 2023 la sentenza di Appello che confermò l’aggravante e rimodulò la pena a 1 anno e 3 mesi. La Cassazione ha reso definitiva la condanna di Lauretta lo scorso 10 aprile.

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