Migranti, il sindaco di Pozzallo contro il ministro Piantedosi: “Situazione disumana”. Intanto, si attende l’arrivo di altri migranti a Pozzallo

“Se fossi il ministro degli Interni, non dormirei la notte per aver creato, con i miei atti e le mie parole, una situazione disumana”. A parlare delle politiche del governo sugli sbarchi in un’intervista a QN è lo storico sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna.

“È disumano considerare fragili solo gli ammalati, le donne e i bambini e non ritenere tali coloro che arrivano dai lager libici, dalle guerre, dalla povertà, dalla fame e avrebbero diritto all’accoglienza e all’umanità – spiega -. Pozzallo ha meno di ventimila abitanti e tutti i giorni ci sono sbarchi, quasi sempre a bordo di motovedette della Capitaneria. Che differenza c’è tra chi ha la fortuna di essere salvato dalla nostra Marina e chi ha invece la sfortuna di essere preso a bordo da una nave Ong? Nessuna. Quelle ingaggiate dal governo mi sembrano solo battaglie propagandistiche”.

Parlando del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi il sindaco sottolinea che “rispetto molto il ministro, l’ho conosciuto quando era capo di gabinetto di Salvini. E mi era sembrato un uomo molto equilibrato. Ora invece riscontro un atteggiamento duro verso i più deboli e i volontari delle Ong, che vengono criminalizzati solo perché salvano persone in mare. Sono sconcertato”, conclude.

Intanto, è stato disposto il trasferimento nei porti di Augusta e di Pozzallo degli oltre 500 migranti tratti in salvo al largo delle acque siciliane. Sarebbe il barcone segnalato ieri da Alarm Phone. Come fa sapere la prefettura di Siracusa, circa 200 stranieri, a bordo di una imbarcazione della Capitaneria di Porto nell’ambito di una operazione Sar, sono stati destinati a Pozzallo, il resto dei migranti, invece, ad Augusta.

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