Migranti: eseguita l’ispezione sul corpo del 18enne morto sulla Sea Watch

Si è conclusa poco prima delle quattro l’ispezione cadaverica al cimitero di Pozzallo del giovane di età presumibile di 18 anni circa, deceduto a bordo della Sea Watch 5 poco dopo il soccorso in mare. Stanotte la nave ong è approdata a Pozzallo. Attivati con il coordinamento della Prefettura i servizi di soccorso e accoglienza, i migranti sbarcati sono stati 51 prima che venisse portato in banchina anche il cadavere del giovane che sarebbe deceduto per inalazione da idrocarburi.    

L’ISPEZIONE

L’ispezione cadaverica è stata effettuata dal medico legale Giorgio Spadaro, ha assistito anche il medico dell’Usmaf, sanità marittima, Vincenzo Morello. Gli altri migranti sono in condizioni generali buone; sono tutti maschi, qualche minore non accompagnato. Uno di loro con stato febbrile e bronchite ma già sotto trattamento. Tredici i casi di scabbia riscontrati; sono varie le nazionalità di provenienza: Pakistan, Bangladesh, Siria, Egitto, Marocco, Sudan e Eritrea. Sono stati trasferiti tutti all’Hot spot di Pozzallo. Il giovane, deceduto nel primo pomeriggio del 6 marzo, sarebbe morto per avere inalato i fumi degli idrocarburi sul fondo di quel barchino da dove l’equipaggio della Sea Watch 5 lo aveva recuperato. A bordo della nave ong il giovane sarebbe andato in arresto cardiaco e sarebbero state messe in atto tutte le procedure rianimatorie, purtroppo senza successo. E’ probabile che il magistrato di turno disponga l’autopsia.

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