Migrante positivo: procura apre inchiesta, sindaco Pozzallo presenta esposto e fa ordinanza per isolare hotspot

La Procura di Ragusa ha aperto un fascicolo di inchiesta contro ignoti delegando le indagini ai carabinieri della stazione di Pozzallo. Oggetto dell’inchiesta è ricostruire la vicenda che riguarda le operazioni di trasferimento del giovane. I titolari del fascicolo sono il procuratore capo di Ragusa, Fabio D’Anna e il sostituto Francesco Riccio. Le ipotesi di reato contemplate sono quelle di epidemia colposa e omissione d’atti d’ufficio.

 

il sindaco, Roberto Ammatuna: “Nella notte sono stato informato che uno dei 50 migranti presenti nell’hotspot e’ risultato positivo al coronavirus – dice -. Il tampone era stato eseguito prontamente dal medico responsabile dell’hotspot perche’ ai controlli sanitari si evidenziava una temperatura di 38 gradi circa. Ho chiesto un incontro in prefettura nella mattinata di oggi per stabilire il da farsi”. Il sindaco di Pozzallo chiede “urgentemente” una relazione sanitaria e non esclude un eventuale esposto in Procura “per accertare eventuali responsabilita’”.

 

Ammatuna chiede anche una ispezione da parte dell’assessorato regionale alla Salute. “Bisogna capire bene se il migrante in questione sia stato visitato in modo approfondito prima della partenza – dice il primo cittadino -. È questa una vicenda oscura che richiede una precisa ed inevitabile chiarezza.

 

La comunita’ pozzallese, che da sempre ha svolto un compito umanitario che e’ riconosciuto da tutti, non puo’ essere tradita in questo modo. Difenderemo gli interessi della citta’ in tutte le sedi e con tutti gli strumenti che la legge ci consente. In ogni caso, l’hotspot deve essere completamente blindato e isolato e nessun rapporto deve esserci con la citta’ di Pozzallo”.

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