MIGLIORARE GLI IMPIANTI RISERVATI AL GIOCO DEI RAGAZZI IN CENTRO STORICO E NELLE AREE PERIFERICHE

“I ragazzini e il gioco. E’ una esperienza irrinunciabile dell’infanzia e della prima adolescenza. Anche in tempi bui come questi c’è la necessità di trovare delle soluzioni che consentano di vivere al meglio tale dimensione, anche, e soprattutto direi, nelle aree del centro storico superiore, non escludendo da questo percorso, naturalmente, le periferie”. Lo dice il presidente dell’associazione “Ragusa in Movimento”, Mario Chiavola, che chiede all’Amministrazione comunale di avviare una verifica a tappeto non solo sulla funzionalità degli impianti di quartiere esistente, a cominciare dal campetto di via Mariannina Schininà, ma di recuperare altri spazi con spese minime, proprio per fare in modo che Ragusa si trasformi sempre più in una città a misura di bambino. “Nell’anno di pedibus, in cui si sta sperimentando questa nuova e coinvolgente iniziativa rivolta ai ragazzini delle scuole primarie – aggiunge Chiavola – si potrebbe, forse, pensare di avviare un monitoraggio che consenta di potenziare le strutture legate al gioco già esistenti e di organizzarne altre, magari in periferia dove c’è una certa carenza di prospettive da questo punto di vista e dove il fenomeno dei quartieri dormitorio attecchisce in misura maggiore che altrove, per garantire ai più piccoli di trascorrere all’aperto i loro pomeriggi in compagnia. Certo, l’avvio di un monitoraggio in tempi rapidi consentirebbe, eventualmente, di essere già pronti per il periodo primaverile, fermo restando, come ho già ribadito, che alcuni siti (piazze, aree giochi, ville comunali, etc.) dovrebbero essere attrezzati alla bisogna. Ma da qualche parte bisognerà pure partire. E questa potrebbe essere una idea da sfruttare al meglio per il prossimo futuro”.

 

 

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