Meteo: E’ stato l’inverno più caldo mai registrato in Italia, febbraio oltre 3°C sopra la media

L’inverno 2023-2024 è stato caratterizzato da temperature anomale in Italia, registrando il periodo più caldo dal 1800, quando sono iniziate le registrazioni meteorologiche. Secondo le elaborazioni dell’Isac-Cnr, l’anomalia termica complessiva è stata di 2.19°C sopra la media trentennale 1991-2020, già di per sé più elevata rispetto ai decenni precedenti. Febbraio 2024 è risultato particolarmente caldo, con un’anomalia di +3.09°C, il mese più caldo mai registrato.

UN INVERNO DECISAMENTE PARTICOLARE

Questo inverno è stato caratterizzato dalla frequente invadenza degli anticicloni subtropicali su Mediterraneo, Europa occidentale e Italia, soprattutto tra dicembre e gennaio. Questi anticicloni hanno portato masse d’aria eccezionalmente calde, con temperature che hanno superato i valori medi anche in quota, simili a quelli estivi. Fino al 20 febbraio, c’è stato un limitato apporto di piogge, ma successivamente si è assistito allo smantellamento dell’anticiclone e all’arrivo di perturbazioni atlantiche. Queste perturbazioni hanno portato piogge preziose, anche se le temperature sono rimaste spesso sopra la media, con condizioni che ricordavano l’autunno. In alcune regioni del Nord, si sono superati i valori pluviometrici tipici di ottobre e novembre, con accumuli significativi. Sul fronte delle nevicate, si è registrata neve principalmente sulle Alpi a quote medie, con poche precipitazioni nevose sulle quote collinari, e con un rapido scioglimento del manto nevoso.

Le condizioni meteorologiche rimangono instabili e perturbate sull’Italia, con ulteriori previsioni di piogge e nevicate per il prossimo fine settimana. Domenica è atteso un fronte particolarmente intenso, con piogge di forte intensità soprattutto al Nord e lungo il versante tirrenico. Le nevicate colpiranno le Alpi mediamente dai 700 ai 1200 metri, con la possibilità di neve anche in collina sul Piemonte. Nel frattempo, al Centrosud, le temperature torneranno sopra la media, a causa dei forti venti di Scirocco, che potranno raggiungere raffiche anche superiori ai 70 km/h, interessando coste e Appennino.

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