METEKO LICENZE POETICHE PRESENTATO A MODICA

“Si nota subito che dentro a quell’armonia ritmata ci stanno due prese di respiro determinate dal muovere dei remi e dalle flessioni del corpo che spinge sul paradel (il lungo baston de pressa). […] questo tuo è un ritmo sghembo da voga e per declamarlo come si deve, bisogna immaginare proprio quella gestualità. […]” così Dario Fò si dichiara lettore appassionato di Meteko licenze poetiche di Oliviero Beha, Nino Aragno Editore, presentato a Modica venerdì 15 aprile. La giornata del giornalista è stata davvero intensa. Il Direttore del Consorzio per la Tutela del Cioccolato di Modica Nino Scivoletto ha così motivato l’evento “vogliamo fortemente coniugare il Cioccolato e la cultura perché la nostra vocazione non è solo quella di portare Modica nel mondo ma lasciare che la parte migliore del mondo entri a Modica in un dialogo costante volto alla crescita della nostra comunità”.La giornata è cominciata con un incontro coi ragazzi del Liceo Classico “T. Campailla” intorno a Mezzogiorno. Il giornalista ha risposto alle domande dei ragazzi che hanno spaziato dalla cronaca dei fatti quotidiani e poi a ritroso nel tempo fino a tangentopoli. Beha ha lasciato in tutti un augurio preciso: la presa di coscienza personale dalla quale scaturisce l’ascolto di se stessi e la possibile realizzazione del se.

Nel pomeriggio il giornalista ha incontrato gli amici a Casa Quasimodo dove si è soffermato nella lettura di alcune poesie del premio Nobel per la letteratura e dove ha ascoltato la voce registrata del poeta in alcuni versi di “Uomo del mio tempo”. La serata si è poi conclusa al teatro Garibaldi dove il giornalista si è presentato in veste di poeta: “non è una veste insolita per me – spiega Beha – quello della poesia è un vezzo che mi concedo da sempre, adesso però per me è tempo di fare un bilancio ed io i miei bilanci li faccio in versi”.

Enzo Scarso, assessore al turismo,ha avuto il compito di condurre il pubblico in una conversazione che ha visto la poetessa Grazia Dormiente interrogarsi e poi rivolgere il proprio travaglio al poeta giornalista: “ricordiamo che Beha –afferma la Dormiente – è conosciuto per il suo impegno di giornalista senza padroni, in questi versi avvertiamo che non è più far cronaca: c’è un suono, un ritmo ed una forma che è proprio della poesia ma che qui è intrisa di fatti di cronaca espressi in versi. Meteko è un mondo del nostro presente, con quale piglio il poeta si affaccia a questo mondo?”. “Aver voglia di guardarsi dentro per poter guardare fuori richiede uno stato d’animo aperto.Il Poeta è aperto: egli è il contrario della chiusura. Viviamo in una società che spesso è chiusura al poeta il compito morale di avere capacità di apertura”. “Nel libro – chiede la Dormiente – manca un vero e proprio indice: esso è diviso in sezioni e questo è molto interessante perché invita il lettore a leggerlo” . “La mia è una scelta precisa perché ognuno apra il libro dove gli pare ma trova un verso che poi si rivolge direttamente al lettore. Questo è l’incontro tra poeta e lettore”. “Leggendo i versi si nota che in essi non c’è solo parola: c’e emozione, tenerezza, ironia, rabbia sarcasmo. Questi versi ci dicono che il poeta Beha vive il suo impegno con quell’autenticità che pochi sanno tradurre perché scomoda” . “Ho notato durante il corso della mia carriera che mentre io mi trovavo sempre a disagio gli altri non lo erano affatto mi sono chiesto allora dove era il problema e la risposta era in me. Nel mio sentirmi a disagio con i compromessi. La mia autenticità mi mette a disagio a volte anche nei confronti di me stesso”.

Ad accompagnare i versi letti dallo stesso autore Maria Concetta Rosa al pianoforte delicatamente in compagnia di una ballerina della scuola di danza “Tersicore”. Alla serata erano presenti il Presidente della Provincia Franco Antoci, il Sindaco di Modica Antonello Buscema, l’Onorevole alla regione Riccardo Minardo e l’Assessore alla Cultura Annamaria Sammito che ha voluto questa serata tra gli eventi della XIII settimana della Cultura. Oliviero Beha ha incontrato a lungo coloro che si sono voluti soffermare con lui chiacchierando con gli intervenuti nel foyer del teatro gustando cioccolato di Modica.

 

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