MESSAGGI DEL VESCOVO DI NOTO
12 Feb 2016 04:44
Carissimi,
l’aurora è musica e la musica è vita abitabile “insieme”.
La storia è conosciuta. La drammatizziamo di anno in anno. Come a Natale rappresentiamo al vivo il presepe, così anche per il dramma della pasqua di Gesù. In effetti, però, ogni rappresentazione rischia di nascondere (più che rivelare) la verità cruda della realtà e di questa storia. E’ come se proprio attraverso la rappresentazione artistica trasfigurassimo – in bellezza sublime-, la brutalità e l’oscuro che il dramma pur presenta. L’estetizzazione del cristianesimo nelle società dell’Occidente opulento, di anno in anno, affina il suo linguaggio e riduce tutto a scena. Stiano accorti i credenti, inoltrati per questa via alla totale irrilevanza culturale della fede cristiana. Qual è, infatti, il rapporto tra gli episodi salienti della Pasqua di Gesù (la flagellazione, la condanna a morte, la crocifissione e la morte e, ovviamente anche la risurrezione) e i fatti della vita quotidiana e dell’esistenza martoriata di tanta gente che soffre la fame, che scappa dalla violenza e dalla guerra, vilipesa nei propri diritti umani, che naufraga da barconi precari e si perde nell’oceano nel mare. Tutto diventa scena, una notizia televisiva o dei rotocalchi che emoziona per un momento, toccante certo, ma passeggero. Poi è finito, si passa ad altro, verso nuove notizie, nella dimenticanza e nell’oblio di ciò che è stato. Anche la storia di Gesù – una bellissima notizia-, è conosciuta e perciò non “fa più storia”, perché travolta dallo stesso oblio. La sua rappresentazione non tocca più la carne dei giorni degli umani nelle società liquide e goderecce, dove anche il “crocifisso” è ritenuto un accessorio del look delle mode e – se simbolo sacro-, qualcosa da togliere, da eliminare dalle scuole e dai luoghi pubblici, in nome di una malintesa laicità o di una libertà svuotata da ogni valore, di un libertismo ubriaco di sé. Quaresima è cammino per convertirsi alla verità…da dove dovremmo cominciare, se non “dalla testa”? Buona strada. Affettuosamente +donTonino
Il tradimento dell’uomo e la fedeltà di Dio nella misericordia. Noto n. 43 (12/2/2016)
Carissimi, il tradimento dell’uomo continua, anche per questa via pubblica delle società multietniche, multirazziali e multireligiose che, in nome della libertà e della laicità, invocando il rispetto del pensiero degli altri, “coprono” le poche tracce visibili del cristianesimo nelle nostre città. Un tradimento ancora più grande passa attraverso le autostrade del magma religioso, dello stesso cattolicesimo, e ricorda il tradimento di Pietro, per tre volte (nella totalità) “prima del canto del gallo”, quando ancora l’oscurità resiste, non è diradata dall’avvento della luce dell’aurora dell’amore. Ciò che la rappresentazione “tradisce”, infatti, la liturgia delle Chiese (quella deputata a ripresentare e non a rappresentare l’evento dell’amore grande di Dio per l’umanità) dovrebbe trasmettere, perché si “incarni” nella vita e salvi l’uomo nella sua storia, nella sua umanità: “Tu Padre non hai gradito sacrifici di montoni, olocausti di tori e di agnelli; Tu Padre mi ha dato un corpo e in questo corpo io vengo per fare la tua volontà”. Fare la volontà del Padre è l’unica strada che i cristiani hanno per non tradire e, invece, per trasmettere l’amore che spinge il dono della vita fino alla morte: “fate questo in memoria di me”. Certo, vivere le liturgie delle Chiese, pregare e “adorare” – che letteralmente significa e rievoca il bacio dell’amore –, comunicano il senso di un’appartenenza religiosa inequivocabile. Tuttavia, anche Giuda era uno degli apostoli, apparteneva alla cerchia di Gesù e anche Giuda bacia Gesù e con un bacio lo tradisce. Da allora c’è una confusione totale tra gli esseri umani: chi garantisce che chi ti sta baciando, non ti stia tradendo? Perciò, l’amore va purificato (reso “puro”, cioè vero) attraverso una “purificazione del cuore” che porta ad avere “occhi limpidi” e… “mani pulite”. Solo nel carnevale del mondo si pretende esibire “mani pulite” senza cuore puro e occhi limpidi. Ma, il carnevale non può durare a lungo… finisce e quando finisce comincia la quaresima: il cammino della purificazione nella fedeltà di Dio alla sua misericordia che garantisce la sincerità e l’autenticità del bacio dell’amore. Un abbraccio +don Tonino