MERCOLEDI’ A RAGUSA UN GRANDE EVENTO IN OCCASIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DEL VOLONTARIATO

Fare il punto sullo stato del volontariato nella provincia di Ragusa. Uno spaccato della società fatto di decine di associazioni e centinaia di ‘cittadini attivi’ che, nonostante la crisi economica, trovano le energie e il tempo per dare una mano a chi soffre di più. E’ l’obiettivo che si prefigge di raggiungere l’iniziativa in programma mercoledì 5 dicembre alla sala Avis di Ragusa, a partire dalle 17, in occasione della “Giornata internazionale del volontariato”. La manifestazione è promossa dall’Ufficio per la pastorale della salute in collaborazione con la Diocesi di Ragusa, il Centro servizi volontariato etneo, il coordinamento delle associazioni di volontariato di Ragusa. “L’appuntamento assume un valore speciale – afferma il direttore dell’Ufficio per la pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti – perché cade a distanza di poco più di vent’anni dalla legge 266/91 che disegnò i tratti del volontariato italiano e dopo dodici mesi da quello che la Commissione europea ha designato come l’Anno europeo del volontariato, vale a dire il 2011. Quindi, l’opportunità adatta per tracciare un bilancio sostanziale. In questo momento di particolari difficoltà economiche è di fondamentale importanza sostenere il mondo del volontariato, anche garantendo le risorse necessarie a tener fede alla sua insostituibile missione riconosciuta da milioni di cittadini”.

La giornata sarà caratterizzata da una tavola rotonda sul tema “Il volontariato. Una risorsa insostituibile per condividere i bisogni e il senso della vita”, con presenze d’eccellenza. Ci saranno, infatti: il vescovo di Ragusa, mons. Paolo Urso; il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè; il presidente dell’Osservatorio provinciale del volontariato, Gianna Miceli; il consigliere nazionale del coordinamento dei centri di servizio per il volontariato, Carmelo Scravaglieri; il direttore sanitario dell’Asp 7, Vito Amato; il presidente della quinta commissione Attività sociali del Comune di Ragusa, Giovanni Di Mauro. A coordinare i lavori don Giorgio Occhipinti. “Un altro degli obiettivi di questa giornata – prosegue quest’ultimo – è di mettere sotto gli occhi di tutti il lavoro che il volontariato porta avanti ogni giorno in un momento di grave fatica per l’Italia. Nonostante la crisi, decine e decine di cittadini nell’area iblea, milioni in Italia, si rimboccano le maniche e cercano di aiutare quanti sono in difficoltà. Crediamo che anche dal protagonismo del volontariato possa partire quel riscatto morale che deve accompagnare la ripresa economica e sociale dell’Italia. In questi ultimi due anni, oltre che sull’assistenza ordinaria, le associazioni hanno lavorato e stanno lavorando soprattutto per venire incontro ai bisogni di persone che improvvisamente si sono ritrovate nell’impossibilità di far fronte a spese che prima erano normali, come il pagamento delle bollette o l’acquisto di generi alimentari. È il fenomeno dei cosiddetti ‘nuovi poveri’, con l’impoverimento di quelle classi sociali medio-basse che prima riuscivano a vivere dignitosamente e che oggi, invece, non ce la fanno più. Sono gli anziani che non riescono a campare con la pensione minima, ma anche i giovani senza lavoro o con un impiego precario”. Interverranno le associazioni di volontariato, il coro “Voci iblee” diretto da Donatella Bucchieri, i ragazzi volontari dell’Ufficio per la pastorale della salute.

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