Mercato ortofrutticolo di Santa Croce Camerina dove nessuno controlla gli accessi ai tempi del covid

L’ortofrutta e tutto il suo indotto si sa, sono uno dei volani economici di tutto il nostro territorio, a Vittoria, a Santa Croce Camerina, a Donnalucata, a Ispica, ma non solo. Sarebbe opportuno tutelare sempre questo asset fondamentale della nostra provincia, ancora di più in questo periodo particolare legato alle dinamiche causate dal Covid 19. Già a marzo scorso, nonostante i numeri del contagio nel nostro territorio fossero bassissimi, era stato predisposto un controllo ferrato all’ingresso in uno dei mercati ortofrutticoli più importanti d’Italia, a Vittoria. L’allerta era tanta, anche perché un altro mercato ortofrutticolo italiano, quello di Fondi con cui il mercato di Vittoria e di Santa Croce Camerina sono profondamente legati, era stato sottoposto a rigorose norme anti-covid a causa della zona rossa creata proprio nella città laziale. Mascherina e guanti obbligatori, vietato assembramenti e controllo della temperatura all’ingresso.

Adesso il rischio è alto anche qui da noi, a Vittoria più di altre zone, anche se il provvedimento riguardante l’attivazione della zona rossa non ha interessato il mercato ortofrutticolo. Se da un lato dunque sono stati ristabiliti correttamente tutte, o quasi, le misure anti-covid al mercato ortofrutticolo di Vittoria, con ingressi controllati tramite termoscanner e mascherina obbligatoria, non si capisce come mai negli altri mercati non ci sia affatto controllo. Chi bazzica in questo settore sa bene che un Tir che magari arriva proprio da Fondi viene a caricare merce a Vittoria e a Santa Croce per esempio, anche durante la stessa giornata. Una flotta innumerevole di camion più o meno grandi fa dunque la spola tra i vari mercati provinciali a volte subendo, ribadiamo giustamente, i controlli sanitari e a volte invece no. A Santa Croce Camerina, ad esempio, non controlla nessuno all’ingresso del mercato ortofrutticolo.

L’importanza dei mercati ortofrutticoli per la nostra provincia è stata ribadita anche da un recentissimo servizio che il TG2 ha dedicato alla situazione quantomeno delicata a Vittoria. Adesso che la paura della diffusione del virus Covid-19 è tangibile e misurabile anche nel nostro territorio sembrerebbe assurdo non tutelare tutti allo stesso modo, gli operatori del settore e le loro famiglie. Se già a marzo erano successe incongruenze simili, potevamo cullarci sull’idea che la nostra provincia fosse quasi immune da questa pandemia, ma adesso che i numeri sono in aumento e i posti nei vari reparti di terapia intensiva e di malattie infettive sono carenti, si auspica uno sforzo ancora maggiore da parte di tutti i Comuni in cui i mercati ortofrutticoli operano e di cui sono responsabili.

E sui mancati controlli al mercato di Santa Croce Camerina è intervenuto oggi anche il consigliere comunale Luca Agnello che ha scritto al sindaco Barone: “Oggi mi sono recato personalmente al Cimitero e al Mercato Ortofrutticolo e in entrambi i luoghi, nonostante la quotidiana affluenza di gente, non viene misurata la temperatura corporea all’ingresso. Siamo a pochi km da un Comune dichiarato ZONA ROSSA e in questo come in altri Comuni limitrofi, simili misure precauzionali sono state utilizzate.

Come può un Sindaco che “non si ritiene un avventuriero” ma pensa alla salute dei cittadini, non ritenere valido questo strumento di monitoraggio anticovid ?  Abbiamo chiesto oggi ufficialmente al Sindaco via pec ( inviata p.c. anche al Prefetto e al Direttore Generale ASP di RG) di attivarsi immediatamente.  A meno che non ritenga i suoi colleghi amministratori di altri Comuni troppo apprensivi e il suo operato invece già adeguato alla situazione che stiamo vivendo, inclusi i dispositivi di protezione in dotazione ai dipendenti comunali a contatto col pubblico che, a detta di alcuni, non appaiono sempre sufficientemente sicuri”.
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