MERCATO FANELLO: INTERVENGA IL PREFETTO. LE REGOLE DEL MERCATO SOTTO I PIEDI.

Il capogruppo del Movimento Territoriale di Azione Democratica sostiene che sia doveroso  ringraziare il Signor Prefetto, innanzi tutto per l’intervento da lo stesso attivato sul Comune di Vittoria per consentire un incontro tra la Dirigenza del Mercato Ortofrutticolo e il Comitato Spontaneo ” Uniti per il Territorio Produttori in Protesta” coordinato dallo stesso Aiello. Ai lavori hanno partecipato una ventina di produttori e i rappresentanti dei Movimenti “ Patto per Vittoria” con Marco Piccitto e “Azione Democratica” con Francesco Aiello.

Il Comune era rappresentato dal Comandante dei Vigili Urbani e dal Direttore del Mercato, che dipende gerarchicamente dal Comando Vigili. Nessun amministratore era presente e ciò ha fatto insorgere qualche perplessità tra i produttori.

Le questioni esaminate sono state in questa fase due in modo particolare: 1) La questione della Mercuriale che viene effettuata col sistema dell’intervista e con modalità estremamente precarie e imbarazzanti. A fornire le informazioni di base agli addetti sono dei dipendenti comunali che registrano quello che loro viene detto. Gli stessi Commissionari eludono di comunicare i prezzi di vendita più alti, e si limitano a fornire dati medi in gestazione. “Ne viene fuori una mercuriale falsa-sostiene il capogruppo Aiello- capace di condizionare negativamente umori e comportamenti di tutti coloro che transitano nel mercato. La Mercuriale dovrebbe rispecchiare la realtà e non offuscarla o mistificarla come avviene al Mercato di Vittoria con gravi distorsioni delle pratiche di vendita, spinte verso il basso anche da questa dinamica elusiva”.

“Abbiamo chiesto di sospenderla e aprire una trattativa specifica. Ma ci è stato risposto che non è possibile. La qualcosa per noi è grave, in quanto abbiamo messo in evidenza la situazione di inquinamento serio delle pratiche commerciali con l’evenienza di reati specifici a danno della corretta emergenza dei prezzi.

A suffragare i nostri dubbi sulla mancata trasparenza della mercuriale e degli effetti perversi che questo fatto produce sul meccanismo di formazione dei prezzi, abbiamo sollevato il mancato funzionamento dei pannelli digitali istallati all’interno del Mercato e in alcuni gazebo esterni per la visualizzazione dei prezzi di tutte le mercuriali italiane ed europee. La realizzazione degli stessi ha avuto un costo di circa un milione di euro e dovevano supportare un progetto di trasparenza interna al mercato, con la informatizzazione delle procedure di vendita e la codificazione dei dati in tempo reale. Un programma specifico doveva essere consegnato ai Commissionari assieme a dei computer. In realtà i pannelli sono stati collaudati e pagati, ma sono rimasti inattivi; i computer sono stati consegnati senza alcun Programma e sono stati variamente distrutti o regalati dagli stessi Commissionari. Ora ci è stato detto che quei pannelli sono obsoleti ( ma perché li hanno collaudati e pagati, allora?) e non possono essere attivati. Il sistema è costato alle casse dello Stato circa un milione di euro. Insomma niente trasparenza, niente blocco della mercuriale interna, niente attivazione del sistema informativo. Di fronte a una posizione di netta chiusura di questo tipo abbiamo chiesto un nuovo incontro ma abbiamo deciso anche di attivare la protesta. Pertanto in data 4 Luglio saremo di fronte ai cancelli del Mercato per manifestare il nostro disappunto.
Consideri anche le stranezze di una gestione logistica che sottomette all’esterno del Mercato i produttori in ingresso a strani percorsi inutili mentre all’interno regna il caos, sotto ogni profilo con violazioni gravissime per quanto riguarda l’appostamento di migliaia di imballaggi in spazi non autorizzati da parte dei Commissionari. Consideri che sugli imballaggi non solo si esercitano operazioni di mediazioni abusive, e di cresta sui produttori, in ordine ai diversi passaggi IVA e d altro, ma si rischia di ripetere drammi già vissuti nel passato che hanno registrato convulsi tentativi di dominio mafioso del commercio degli imballaggi (caso C.O.R.V.I.T ). Il controllo degli imballaggi è quasi sempre controllo sul produttore e sulle vendite. Il rapporto diventa così ambiguo che si induce a raccogliere il prodotto in casse già marchiate con la tecnica del prevenduto, senza fare prezzo naturalmente. Il che costituisce un turbamento delle regole mercatali.
Il caso all’interno del Mercato è totale. Macchine private, mezzi di carico e scarico: tutti lì. Mentre i produttori devono fare la gimkana e uscire il più presto possibile.
Eccellenza, su queste questioni noi chiediamo il suo intervento. Le chiediamo di convocare Lei un incontro con la Dirigenza e con l’Amministrazione. Ci snobbano, ci irridono e fanno non quello che è giusto, ma quello che conviene alla parte più forte, che abusa. Questi sono ancora temi marginali: immagini cosa ci possa essere su pizzi, tangenti e poi ancora su Doppie e Triple Attività, illecite e sistemiche, che sono lì e… che il Cielo aiuti i produttori, perché loro lavorano. Gli altri vi sguazzano”.

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