Mensa scolastica bloccata a Comiso. Non ci sarà il servizio sostitutivo

La mensa scolastica a Comiso non parte. Almeno nella prima parte dell’anno gli studenti non potranno usufruire del pasto a scuola così come avveniva negli anni precedenti.

Il consiglio ha respinto la mozione della minoranza

Il consiglio comunale ha respinto a maggioranza la mozione che era stata presentata dai sei consiglieri di minoranza (Gaetano Gaglio, Erika Adamo, Cristina Betta, Salvo Liuzzo, Gaetano Scollo, Gigi Bellassai) che chiedeva di far partire il servizio di mensa scolastica subito dopo l’approvazione del bilancio di previsione.

L’amministrazione Schembari ha avviato un progetto per il rifacimento delle cucine situate nell’area dell’aeroporto di Comiso, utilizzando un finanziamento ottenuto nell’agosto scorso. Ma il progetto potrà essere avviato solo dopo l’approvazione del bilancio di previsione.

Per il rifacimento dele cucine servono almeno tre mesi. Sono questi i tempi indicati dall’assessore alla Pubblica Istruzione, Giusi Cubisino che ha risposto per iscritto ad un’interrogazione presentata dal consigliere Gaglio.

I consiglieri di minoranza avevano chiesto che, nell’attesa del rifacimento delle cucine comunali, il comune potesse attivare il servizio mensa alternativo, magari affidando all’esterno il servizio per un tempo definito.

Manca il bilancio di previsione e il comune non può sostenere i costi aggiuntivi

L’assessore Dante Di Trapani ha risposto che nel bilancio comunale non ci sono le risorse aggiuntive per il servizio esterno, che avrebbe costi maggiori.

La mensa scolastica, dunque, non partirà. Non ci sono, per il momento, tempi certi per il rifacimento delle cucine e per il ritorno alla piena efficienza, ma appare certo che almeno nei primi due mesi del 2024 gli studenti dovranno fare a meno del pasto a scuola.

La mancanza della refezione scolastica ha causato molte lamentele nelle famiglie. Molti studenti hanno scelto il tempo pieno e i genitori sono costretti a supplire affidando ai bambini un pasto freddo preparato a casa da consumare a scuola. Nelle scorse settimane si è svolto un incontro tra il sindaco, Maria Rita Schembari e i genitori. Il sindaco ha chiarito i termini del problema. Ha spiegato che – superati i disagi attuali – si avranno delle cucine pienamente efficienti e questo consentirà di migliorare la qualità del servizio. Ma i malumori e i disagi permangono e andranno avanti ancora per qualche mese.

Inoltre, i consiglieri di minoranza avevano chiesto che il servizio mensa – quando sarà ripartito- venga prorogato fino al 30 giugno, almeno per i piccoli alunni della scuola materna. Anche questa richiesta, inserita nella stessa mozione, è stata respinta.

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