Meno burocrazia e procedure più snelle: ecco la ricetta per rilanciare le PMI al Sud

Secondo le ultime statistiche fornite da Confartigianato le PMI guidano la riscossa delle regioni del Sud, grazie ad una crescita costante negli ultimi anni.

Come evidenzia Filippo Ribisi, vice presidente di Confartigianato, al Sud Italia si contano ben 1.235.088 artigiani e piccole imprese che danno occupazione a 2.860.371 dipendenti, circa l’80,5% del totale degli addetti del Mezzogiorno.

I piccoli imprenditori, gli artigiani e le piccole imprese hanno intrapreso la strada della sostenibilità e dell’hi-tech, un mix vincente alla luce delle nuove esigenze e necessità degli utenti.

Leggendo i numeri del solo 2018, la crescita delle PMI è davvero tangibile: sono nate circa 67 nuove aziende al giorno; c’è stata una crescita delle imprese digitali negli ultimi 12 mesi pari al 4,1%; l’export per il settore alimentare è aumentato del 2,2%, mentre quello delle imprese nazionali si è attestato all’1,7%.

Nel 2017 ci sono state 170.000 imprese che hanno investito in tecnologie e sistemi “green” e nel 2018 sono diventate 192.000, molte di più rispetto a tutto lo Stivale.

Snocciolando i numeri si nota che al Sud ci sono 81.597 imprese che investono in attività ecologiche, con un aumento del 27,1% nell’ultimo anno rispetto al 25% della media nazionale.

Tuttavia, il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti fa presente che la burocrazia italiana è ancora troppo lenta e bisogna intervenire per rimuovere i ritardi e le inefficienze che rallentano e bloccano la crescita delle Pmi.

Un importante assist viene fornito fortunatamente dal digital, grazie alla nascita di portali che supportano la vita operativa dei professionisti e delle Pmi.

Tra gli esempi virtuosi, menzione doverosa per Ufficiocamerale.com, dove è ad esempio possibile acquistare in pochi click una visura camerale, documento utile per raccogliere informazioni e fare un’analisi circa fornitori e concorrenti.

Utilizzare questi servizi in modo oculato ed intelligente consente alle piccole imprese ed agli imprenditori di recuperare tempo prezioso per la loro attività e tagliare numerosi costi che inevitabilmente incidono sul budget aziendale rallentando il processo di crescita.

La Sicilia con l’802,7 fa registrare il più alto valore dell’Indice Confartigianato. A seguire c’è la Calabria con 786,5, la Campania con 725,4, la Basilicata con 678, la Puglia con 673,9 e la Sardegna con 673,3.

Eliminando questa zavorra burocratica, anche con l’aiuto dei servizi online che ormai stanno diventando imprescindibili per ridurre tempi e costi, le PMI possono davvero diventare l’elemento trainante dell’economia al Sud.

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