È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
MAURIZIO SCROFANI PITTORE
01 Lug 2015 19:54
Maurizio Scrofani nasce a Vittoria l’8/ 4 / 1954 dove consegui la Licenzia Media , e dove è vissuto e lavorato come operaio. Si accosta alla pittura come autodidatta in età matura. 18 anni fa per caso, aiutando la figlioletta Mara a realizzare alcuni disegni scoprì questa sua attitudine al disegno. Scopre successivamente la tecnica della pittura a olio, e della sua inclinazione al disegno realistico e al ritratto.
Ben presto ha affermato le sue qualità di ritrattista e ha partecipato a numerose mostre in diverse città della Sicilia; sui quadri sono stati esposti a Castel di Lucio ( Me ), a Castello di Carini ( Pa ) , a Ortigia ( Sr ), e poi a Donnafugata, a Marina di Ragusa, a Scoglitti e a Vittoria, nella sala Mazzone , al Teatro comunale, nel Palazzo Rizza, ricevendo attestati e riconoscimenti.
Sue opere appartengono a Renato Zero e ad Arturo Di Modica. Un quadro del Santo Patrono, San Giovanni, è stato donato dall’artista alla Basilica intitolata al Santo.
All’ultimo evento al quale ha partecipato, a Ortigia, ha ricevuto una segnalazione di merito da una Commissione di critici d’arte qualificati, presieduta dal Prof. Paolo Giansiracusa, Docente di Storia dell’Arte.
Le sue opere sono sparse per il mondo, dal New Jersey alla Francia, alla Germania e a Venezia.
Sue opere sono esposte all’Aereoporto di Comiso, all’Ospedale di Vittoria e da ultimo, a Roma in Vaticano, ha consegnato un ritratto a Papa Francesco , che egli ha sicuramente gradito.
La sua pittura tende certamente al realismo ma inevitabilmente interpreta ogni realtà, alla trasfigurazione magica, alla visione stupefatta.
La gioia della scoperta del segno e dei colori traspare sempre nei suoi quadri come conquista del disegno compiuto, dell’immagine significante: un realismo mai freddo e documentaristico, ma semplice e sognante.
Un pittore naif di cui parleremo ancora.
© Riproduzione riservata
Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it