MASCHIO E FEMMINA LI CREO’, SECONDO L’IMMAGINE SUA. CHI? DIO

Carissimi,

alcuni mi hanno chiesto di approfondire- anche in riferimento ai dibattiti attuali sulla famiglia e la sessualità umana-, quell’accenno fatto su “maschio/donna, unità generativa di figli” originario dell’umano, secondo Gesù, che rivela analogicamente qualcosa del Dio/agape. Tanti esegeti fanno notare del testo genesiaco sulla creazione dell’uomo secondo l’immagine di Dio: «Dio creò l’uomo a sua immagine;/ a immagine di Dio lo creò /maschio e femmina li creò» (Gen. 1,27). A ben vedere, considerata la struttura letteraria del chiasmo con la quale è costruito questo testo, l’immagine e la somiglianza, in cui Dio ha creato l’uomo, sarebbe proprio il suo essere “maschio e femmina”. Questa verità dovrebbe portare a pensare molto e criticamente, per contrastare certa ideologia gender che fa un tutt’uno con i tentativi culturali di assimilare (e ridurre) l’unione della coppia a un dato meramente fisico e sociologico, al limite giuridico. Non è così. Il matrimonio può essere solo eterossessuale e questo, a sua volta, non è riducibile a un dato fisico-corporeo, perché nell’eterossessualità è stabilito fisicamente ciò che culturalmente è destinato a svolgersi, arricchendosi sempre di più: l’umano dell’uomo nella sua bellezza e pienezza, cioè la comunione e l’amore che sono storicamente (nella fatticità dell’esistenza corporea) partecipazione ed epifania della comunione e dell’amore eterno di Dio. Con Benedetto XVI diciamo: “all’immagine del Dio monoteistico corrisponde il matrimonio monogamico. Il matrimonio basato su un amore esclusivo e definitivo diventa l’icona del rapporto di Dio con il suo popolo e viceversa: il modo di amare di Dio diventa la misura dell’amore umano” (Deus caritas est, n. 11). Così, Giovanni Paolo II nella Lettera alle famiglie del 1994 ha affermato: “il modello originario della famiglia deve essere ricercato in Dio stesso, nel mistero trinitario della sua vita”. E i recenti Sinodi sulla famiglia? Hanno ribadito la stessa cosa. Esercizio per casa: rileggere le decisioni finali dei due Sinodi e trovare i testi corrispondenti, chiari e luminosi, profetici e lungimiranti. Buon lavoro. Mentre attendiamo. dopo Pasqua, l’esortazione apostolica dell’amato Papa Francesco, con affetto in questo sabato santo, pensando alla Notte in cui Cristo è risorto dalla morte,

+ don Tonino

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