È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
MARIONETTISTICA FRATELLI NAPOLI PUPARI IN CATANIA DAL 1921
23 Mag 2016 10:22
Nel 1921 Don Gaetano Napoli fonda la compagnia e inaugura a Cibali il Teatro Etna. Oggi la Marionettistica F.lli Napoli è giunta alla quinta generazione. Tutti i membri della famiglia prendono parte alla messinscena degli spettacoli ricoprendo con maestria i ruoli tipici dell’Opira: Fiorenzo direttore artistico della compagnia, parraturi principale e maestro conduttore dei pupi; Giuseppe capo manianti e scenografo; Salvatore ideatore delle luci e fonico; Gaetano parraturi; Davide manianti, secondo parratur e costruttore; Dario direttore di scena e manianti; Marco manianti; Alessandro antropologo, manianti e addetto al fabbisogno degli spettacoli; Agnese Torrisi, moglie di Fiorenzo, parratrici, costumista e direttore di scena.
Collaborano assiduamente col gruppo: Giulia Antille, altra voce femminile, Maria Cardì, Ionela Orlando e Giacomo Anastasi, assistenti di palcoscenico.
I Napoli, oltre a proporre spettacoli con recita a soggetto, rappresentano testi basati sulla tradizione degli antichi canovacci nei quali una moderna drammaturgia dell’Opera dei Pupi riesce a tener conto delle regole tradizionali di messinscena. Le scene, le armature, i costumi, i suoni e quella “improvvisazione”, che non è mancanza di preparazione, bensì essenziale momento artistico, contribuiscono ulteriormente alla creazione del rapporto tra pubblico e attore e della particolare “magia” teatrale, che sono caratteristiche fondamentali dell’Opera dei Pupi. Diretta da Fiorenzo Napoli, che è anche uno degli ultimi autentici depositari dell’arte di costruire i pupi a Catania, questa compagnia ha saputo adattare l’Opira catanese alle esigenze di un pubblico contemporaneo, pur mantenendosi fedele ai codici e alle regole di messinscena della tradizione.
Oltre al repertorio epico – cavalleresco, la Marionettistica mette in scena sacre rappresentazioni: La Natività di Gesù Bambino, Cristo al Golgota, La Passione di Agata. Particolare attenzione è riservata inoltre agli intrattenimenti per bambini, con spettacoli a tecnica mista (teatro di figura e attori): Bimbi & Pupi, Le avventure di Benino e la spada Diamante, Silenzio! Arriva Don Chisciotte, La leggenda di Colapesce, Vi cuntu e vi cantu l’arrivu di Angelica a Parigi… Tra i vari allestimenti della compagnia, ricordiamo: nel 1958, Il tamburo di panno, NÔ giapponese; nel 1980, Macbeth di Shakespeare; nel 1982 e nel 1990, tre testi in versi siciliani di Salvatore Camilleri: Gammazita, storia e leggenda del Vespro, La Barunissa di Carini e Donna Aldonza Santapau; nel 2000, Orfeo ed Euridice di C. W. Gluck; nel 2002, L’oro dei Napoli: autodramma di famiglia; nel 2003, La vita è sogno di Calderón de La Barca; nel 2004, Retablo de Maese Pedro (Mùsica de Manuel de Falla); nel 2011, Amleto di William Shakespeare (attori e pupi) e Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni; nel 2012, Riccardo III di William Shakespeare (attori e pupi) e Astratti furori, tratto da Conversazione in Sicilia di Elio Vittorini; nel 2014, Faust di Goethe (attori e pupi).
Fra i numerosi riconoscimenti della compagnia, ricordiamo il Praemium Erasmianum, ricevuto dai Reali d’Olanda ad Amsterdam, il 3 Giugno 1978, arricchendo così la cultura europea”. La famiglia Napoli custodisce l’unico antico mestiere di stile catanese rimasto integro e completo. La collezione comprende pupi risalenti alla fine del secolo scorso o ai primi del Novecento, scene, cartelli e attrezzature teatrali. Con questi materiali di notevolissima rilevanza storico-antropologica, i Napoli curano l’allestimento di mostre sull’Opira catanese. Oltre a mettere in scena gli spettacoli, i Napoli accolgono nella loro casa-bottega di via Reitano scolaresche, studenti e appassionati per raccontare loro regole e tecniche di questa antica tradizione. La Marionettistica dei F.lli Napoli possiede una collezione che consta di pezzi risalenti alla fine dell’800 e inizi del’900. Intensa anche l’attività di laboratori e seminari che da anni i vari componenti della famiglia conducono presso istituti scolastici di ogni ordine e grado. Collaborando con le Amministrazioni locali, vengono elaborati progetti finalizzati a far conoscere alle nuove generazioni i vari aspetti dell’Opira, per continuare a salvaguardare questa antica tradizione della nostra cultura.
La famiglia Napoli, Maestri pupari giunti alla quinta generazione, per il secondo anno consecutivo a grande richiesta è stata tra i protagonisti del III Festival Teatro Cristiano di Budapest.
La manifestazione ha visto protagonisti numerosi artisti internazionali con produzioni sacre aventi la finalità di promuovere e tutelare i valori e lo spirito cristiano.
Dopo i grandi consensi dello scorso anno con la “Natività di Gesù Bambino”, per la seconda volta il direttore artistico del Festival, Gyorgy, ha voluto confermare la partecipazione dei Napoli
con la sacra rappresentazione “Cristo al Golgota” andato in scena il 21 Maggio ’16 nell’imponente cornice del New Theatre della capitale ungherese.
Il copione elaborato da Alessandro e Fiorenzo Napoli sulla base degli scritti di Pitrè, della vulgata dei Vangeli e del dramma sacro di Filippo di Orioles: “Il riscatto di Adamo nella morte di Gesù Cristo”, narra i momenti di dolore e passione de figlio di Dio sul Golgota.
Il particolare allestimento scenico intende recuperare e restituire l’atmosfera che si respirava nei teatri di quartiere durante il momento di sospensione del ciclo cavalleresco per mettere in scena la morte e la resurrezione di Cristo. Lo spettacolo prende vita partendo dall’ultima cena, l’arresto nell’orto degli ulivi, il processo nel sinedrio, l’incontro con Pilato ed Erode fino ai terribili quadri della flagellazione, della crocifissione e del ribaltamento della pietra del sepolcro.
“L’opera dei pupi è rispettata e riconosciuta con grande ammirazione e devozione nel mondo, per i suoi codici, per la sua morale e per quegli ideali di giustizia che non conoscono confini geografici, sposando a pieno le intenzioni del progetto artistico del Festival Cristiano di Budapest”.
Marzia Paladino
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito: http://www.fratellinapoli.it/storia-opera-pupi/
Facebook: Pupi Siciliani dei Fratelli Napoli ; Museo e Teatro dei Pupi F.lli Napoli – Catania
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