È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
MARIA SANTISSIMA DI GULFI, DOMANI LA “SALITA”
22 Apr 2017 08:26
Il culto di Maria Santissima di Gulfi nasce sul finire dell’VIII secolo dopo Cristo, con l’arrivo prodigioso nella cittadella di Gulfi, odierna Chiaramonte, del simulacro marmoreo della Vergine con il divin pargoletto. Un’antica tradizione, tramandata da padre in figlio, racconta che, fiorendo in Costantinopoli l’eresia iconoclasta, furono distrutte tutte le immagini sacre a seguito di un editto emanato dall’imperatore Leone III. Il popolo devoto, nel tentativo di salvare quelle a cui si prestava più venerazione, nottetempo prelevò la statua della Madonna che troneggiava sulla porta orientale del Bosforo, quella statua venerata nel giorno dell’Assunzione di Maria, in cui l’imperatrice Pulcheria fece scrivere sull’orlo del peplo in lettere greche antiche “Vittoria e Pace fu per Noi” come segno di riconoscenza per la mancata presa della città da parte dei musulmani; avvolta in morbidi panni fu adagiata in una cassa e insieme ad un altro simulacro del Salvatore del mondo furono poste in un battello senza nocchiero che miracolosamente, spinto dalla mano Divina, approdò sulle rive siciliane dell’antica città greca di Camerina. La popolazione, alla vista di così grande tesoro, contese le sacre immagini, gli anziani suggerirono di affidare alla sorte la destinazione, misero le sacre immagini su due carri trainati da buoi e miracolosamente il carro con la statua della Vergine si fermò a Gulfi. Era uno degli ultimi giorni di novembre del 732. Distrutta Gulfi per mano degli Angioini nel 1299, la popolazione si spostò sul colle dove Manfredi I Chiaramonte eresse la nuova città chiamandola appunto “Chiaramonte”. Della vecchia cittadina rimase illesa soltanto la chiesa di Santa Maria La Vetere, odierno santuario interdiocesano di Gulfi, dove risplende ancora oggi il vetusto e taumaturgo simulacro della Patrona. E domani questa straordinaria devozione che il popolo chiaramontano nutre nei confronti della propria Patrona e Regina, che affonda le radici, come abbiamo visto, in una tradizione ricca di storia, sarà di nuovo rinnovata. Già dalle 8,15 prenderà il via il pellegrinaggio da Chiaramonte verso il santuario. Alle 9,00 la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal rettore del Santuario, don Giuseppe Burrafato. Quindi, alle 10, la tradizionale salita del simulacro della Madonna. Alle 10,50 in via Gulfi (Calvario), le autorità accoglieranno la Patrona in città. Alle 11, l’arrivo a Chiaramonte. In Chiesa madre ci sarà il saluto alla Madonna da parte del predicatore, padre Giuseppe Di Fatta, ofm. La celebrazione eucaristica sarà presieduta dal parroco della Chiesa madre, don Salvatore Vaccaro. Alle 14,30, il tradizionale “cuncursu” per le vie cittadine, vale a dire la processione pomeridiana. Alle 17,45 un altro momento atteso con il simulacro del Patrono San Vito che sarà portato in Chiesa madre. Alle 19, la celebrazione eucaristica che sarà presieduta dal predicatore mentre i canti saranno animati dal coro della Chiesa madre.
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