MANIFESTI ABUSIVI DENUNCIATI DAL PD, PER GIORGIO APRILE SONO SOLO BELLE PAROLE: I FATTI RIVELANO ALTRO

Le elezioni sono vicine e le strade si riempiono di visi abbinati a loghi di partito, ovunque: uno spettacolo a cui ormai chiunque è abituato, così tanto che spesso chi guarda  e passa non si rende conto di quanti di questi manifesti si trovino attaccati dove in realtà non potrebbero stare.

Sulla questione è intervenuto Giorgio Aprile, consigliere comunale di Grande Sud a Modica il quale sostiene che sull’argomento molti sprechino belle parole per poi comportarsi in modo esattamente contrario: “Sono davvero felice di vedere – dice – come nel periodo elettorale si ergano tanti paladini delle buone maniere e del vivere civile. Tutti protesi alla salvaguardia dei diritti dei cittadini , alla pulizia della città, al rispetto delle regole e tutto il resto nell’interesse comune… forse il loro, di conquistarsi il consenso dell’opinione pubblica.”

Aprile continua ribadendo di non voler giudicare nessuno perché privo di doti divine e perché nessuno lo ha mai nominato giudice del giusto e della verità assoluta ma “non sono mai stato nel PD – spiega – però

ci tengo a ricordare a quanti in questi giorni con articoli, commenti sui blog e prese di posizione varie, hanno sentenziato su quanti hanno affisso manifesti fuori dagli spazi consentiti che bisogna predicare bene ma razzolare di conseguenza. Mi rivolgo soprattutto agli amici del PD, detentori della verità e del verbo (amen) , i quali hanno voluto con un comunicato rimbrottare tutti gli abusivi appellandosi al buon senso, all’educazione, al senso di civiltà e tutto il resto. Tutto condivisibile ovviamente ma vorrei consigliare loro di guardare prima in casa propria  e cominciare ad agiredi conseguenza soprattutto se a comportarsi male sono politici che ricoprono ruoli istituzionali per comunicazioni di partito.” 

Aprile ricorda infatti che qualche mese fa il loro rappresentante in giunta, l’assessore  Sammito insieme al sindaco Buscema (i firmatari del manifesto), hanno di fatto tappezzato la contrada di via Dente Crocicchia per “comunicare” l’avvenuto sblocco del progetto della famosa rotatoria in quel quartiere.

Per dovere di precisione il progetto in oggetto, programmato e presentato dalla precedente amministrazione, doveva ancora essere votato dal consiglio comunale per la fase finale ma i sopra citati hanno pensato bene di anticipare quanti avrebbero potuto rivendicarne la paternità.     

“Poco male – conclude il consigliere di Grande Sud –  se non fosse che dalla sera alla mattina la contrada Dente Crocicchia si è tinta di rosso nel vero senso della parola dal momento che i manifesti erano rigorosamente di quel colore e affissi ovunque: muri di cinta di case private, muri di confine in pietra a secco (vanto dell’artigianato e della tradizione locale) guard-rail e quant’altro. A dimostrarlo le foto. Allora prima di ergersi a moralisti e palesare un aurea di perbenismo, tutto rigorosamente falso ovviamente, bisogna avere un minimo di umiltà e magari preferire un profilo più basso alla voglia di visibilità ad ogni costo in questo periodo elettorale.”

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