“MANCATO PAGAMENTO DELLE RETRIBUZIONI DEI DIPENDENTI DELLA SPM”

            Nelle sue tantissime esternazioni pubbliche  l’Amministrazione comunale ha sempre e rimancatamente asserito che non ci sarebbero stati più ritardi nel pagamento delle retribuzioni dei dipendenti della SpM ed è arrivato a dire, in una fase iniziale ed ottimistica del Suo mandato amministrativo, che non si sarebbe più determinata alcuna differenza tra tutti i lavoratori, che a diverso titolo, direttamente o indirettamente, intrattenevano un legame  con il Comune. Come dire che avrebbe pagato con puntualità le retribuzioni dei dipendenti della Spm e degli altri lavoratori, così come era riuscito a realizzare coi dipendenti comunali.

            Sul Suo desiderio e impegno in proposito non abbiamo nulla da eccepire, anzi!, se non  che oggi il personale della SpM vanta 3 mensilità non pagate (novembre, dicembre  e 13 mensilità 2015) e con in arrivo la maturazione del mese di Gennaio 2016.

            Ricordiamo la baldanzosità –  caratteristica sua tipica –  con cui l’Amministrazione ha rimarcato in ogni occasione come fosse riuscita a debellare tutti ritardi negli emolumenti affastellati da chi lo ha preceduto, puntualizzando il fatto di essere riuscito nel sol arco di qualche mese  a recuperare gli stipendi pregressi dei comunali e ad allineare ad essi, successivamente, il pagamento delle retribuzioni dei dipendenti della partecipata, condizione questa, alla luce dei fatti, che si è verificata solo e casualmente per un paio di mesi  nei quasi tre anni di governo Abbate.

            In verità, sappiamo  in quale modo e con quali risorse l’Amministrazione sia riuscita temporaneamente a risalire i ritardi passati sia per i dipendenti comunale che per quelli della SpM e oggi sappiamo che era una mera finzione far passare la momentanea e derivata capacità di cassa dell’ente come sua condizione permanente ed effettiva. Oggi i dipendenti della Spm sono tornati al corso precedente, quello che l’attuale Amministrazione ha ripetutamente stigmatizzato come  modalità di governo degli incapaci, e va ricordato, per amor di verità, come anche  sotto il Suo governo, come prima, i dipendenti della partecipata e le loro famiglie soffrono notevolmente la medesima condizione.

             Nulla di nuovo sotto il cielo!

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