MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA MINACCE NEI CONFRONTI DELLA MOGLIE

La scorsa notte, i Carabinieri della Stazione di Ispica, hanno arrestato G. F., di 57 anni di Ispica, per il reato di maltrattamenti in famiglia, ingiurie, minacce aggravate e atti persecutori nei confronti della moglie nonché per il reato di danneggiamento.

Intorno alle ore 21 del 22 novembre, una pattuglia della Stazione di Ispica è intervenuta in un’abitazione poiché era in corso una lite in famiglia.

Giunti all’abitazione, i militari dell’Arma hanno trovato una donna in stato di agitazione e di esasperazione che riferiva che, poco prima, il marito, per l’ennesima volta le aveva usato violenza in quanto, con una mazza di ferro e legno, aveva sfondato la porta della camera da letto dove stava riposando e, dopo aver danneggiato gli arredi della stanza, l’ aveva minacciata di morte.

La donna, esasperata dall’atteggiamento aggressivo del marito, per analoghi episodi, nel 2011 aveva già presentato querela ai Carabinieri che stavano già monitorando i comportamenti dell’uomo, tanto da deferirlo in stato di libertà per maltrattamenti, minacce aggravate e lesioni, fatti avvenuti tra il 2007 e il 2011.

Inoltre, ulteriore episodio di violenza, è stato denunciato dalla donna nell’ottobre del 2013.

Pertanto, tenuto conto delle precedenti querele, dei fatti accaduti la scorsa sera e dello stato psicologico della donna tale da alterarle la serenità e farle cambiare le abitudini di vita, provocandole un grave stato d’ansia e di paura nonché un fondato timore per l’incolumità propria, al fine di evitare il reiterarsi dei reati in questione e quindi prevenirne di più gravi, i Carabinieri di Ispica hanno proceduto all’arresto dell’uomo.

Al termine delle operazione, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, l’uomo veniva messo agli arresti domiciliari.

In tale contesto, è stata essenziale la tempestiva segnalazione della donna ai Carabinieri che ha permesso un immediato intervento per porre fine ai maltrattamenti, evitando conseguenze più gravi.

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