È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
“MAGNACHARTAQ LEBERTATUM
16 Gen 2014 08:49
Nel lungo percorso dell’affermazione dei diritti dell’individuo ha un ruolo di rilievo la Magna Charta, perché è in essa che, per la prima volta, viene stipulato un patto tra il potere monarchico e i feudatari con l’intento di limitare gli abusi del re. Dato che Inghilterra e Francia si contendevano nel Medioevo importanti possedimenti in terra francese, nacquero dei conflitti fra queste due monarchie nazionali e, per sostenere le spese militari, Giovanni Senzaterra (re d’Inghilterra)cominciò ad imporre pesanti tasse ai baroni. Questi ultimi, considerando le tasse un abuso, in seguito alla sconfitta subìta nel 1214 a Bouvines, si ribellarono. Così il monarca fu costretto a concedere il 15 giugno del 1215 una carta di garanzia, con la quale riconosceva loro alcuni diritti fondamentali. La carta prese il nome di “Magna Charta Libertatum”. Con questo documento il sovrano s’impegnava a non fare arrestare arbitrariamente nessuno e a non imporre tasse senza il consenso di un’assemblea, formata da ecclesiastici, rappresentanti cittadini e nobili. Inoltre, ogni suddito non poteva essere giudicato da un giudice nominato dal re o dal feudatario, ma soltanto da un gruppo di giurati suoi pari. Bisogna puntualizzare, però, che la Magna Charta e le assemblee dell’Inghilterra miravano soprattutto a garantire i diritti dei nobili e dei più ricchi e non dei ceti sociali più bassi. Il principio fondamentale, che si afferma in questo documento, è che il sovrano è sottoposto alla legge e le sue azioni devono essere autorizzate e controllate dall’assemblea rappresentativa. Tale principio deriva dalla formula : “Il sovrano non è sottoposto a nessun uomo, sebbene sia sottoposto a Dio e alla legge”. Sebbene la Magna Charta non tuteli i diritti delle fasce più deboli, si ritiene che sia il documento che ispirerà in seguito tutti gli uomini nel rivendicare i propri diritti. E’ incredibile pensare che, ancora oggi, in certi Paesi (come la Siria) non venga concesso neanche ciò che Giovanni Senzaterra concesse agli inglesi nel 1215. Se sul piano tecnologico siamo evoluti, sul piano umano ed etico abbiamo avuto una brusca involuzione.
Giuseppe Falco
Classe III C SIA Istituto Tecnico statale “Garibaldi” Marsala
Insegnante che ha curato la correzione: Maria Rita Bellafiore
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