L’UNIVERSITA’ IBLEA NEL MIRINO DELLA FLORENO

“Increscioso. Penoso. Paradossale. Non trovo altri termini per definire la scelta del Libero consorzio dei comuni, già Provincia regionale, che, sotto la guida del commissario straordinario Carmela Floreno, si sta distinguendo per un solo motivo. Quello di affossare ciò che di buono funzionava nell’area iblea, a cominciare dalla presenza universitaria”.

E’ durissimo il commento del deputato regionale Orazio Ragusa dopo avere appreso dalla stampa la decisione dell’ente di viale del Fante di togliere oltre quattrocentomila euro dal capitolo dedicato all’Università. “Ancora tagli stabiliti dalla Floreno – prosegue l’on. Ragusa – a cui, evidentemente, non è bastato adoperarsi per firmare la delibera di recesso dal Consorzio universitario, scelta già di per se stessa censurabile, anche perché non concordata con il territorio, ma addirittura ha voluto distinguersi ulteriormente per essere ricordata come il peggiore gestore che l’ente di viale del Fante abbia mai avuto, decurtando, ulteriormente, i fondi per l’Università. Creando grave imbarazzo alla gestione del Consorzio anche nel pagamento degli stipendi al personale. Nonostante queste somme fossero già state previste nei relativi capitoli dall’ex commissario straordinario”.

“E poi – aggiunge l’on. Ragusa – perdere l’Università nell’area iblea significherebbe dovere rinunciare alle prospettive di crescita e di ricerca legate ad un intero territorio, prospettive strettamente connesse anche alla creazione di nuove occasioni occupazionali. Per non parlare del fatto che senza Università si farebbe, nella nostra realtà provinciale, un grande passo all’indietro. I nostri figli, i nostri giovani sarebbero costretti a ricominciare i viaggi della speranza per lo studio. E tutto questo aggraverebbe i bilanci familiari. E in un momento di crisi come quello attuale non possiamo permettercelo. Ecco perché a Palermo stiamo valutando, intanto, cosa è possibile fare per rimuovere la Floreno. Abbiamo sollecitato il presidente Crocetta. Dobbiamo capire se e quale volontà esiste dietro questo disegno, ormai non tanto nascosto, di penalizzare sempre e comunque l’area iblea. Noi non lo permetteremo. Difenderemo con il coltello tra i denti quanto di buono la nostra provincia riesce ad esprimere”.

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