È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
L’UNIVERSITA’ DI RAGUSA NON CHIUDE MA QUALI SARANO I TEMPI DI RITIRO DELLA DELIBERA CON CUI L’EX PROVINCIA E’ USCITA DAL CONSORZIO?
11 Mag 2015 13:22
L’Avv. Cesare Borrometi, Presidente del Consorzio Universitario Ibleo, indirizza una lettera al Commissario Straordinario del Libero Consorzio di Ragusa Dott. Dario Cartabellotta, per conoscere quali siano i tempi di ritiro della delibera con la quale la ex Provincia si è determinata ad uscire dal Consorzio, e soprattutto per avere rassicurazioni sul rientro in gioco dell’Università di Ragusa, come affermato dal Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta. L’avv. Borrometi, avendo intuito dalle parole del Presidente Crocetta, che fosse prevista una interlocuzione con il Commissario straordinario per la risoluzione dei problemi finanziari che affliggono il CUI, domanda se ci sia già stato questo incontro, e quali siano le modalità e la tempistica di intervento. Il Presidente del Consorzio Universitario Ibleo, esprime quindi il desiderio di incontrare il Dott. Cartabellotta per poter discutere di questa situazione, che sta a cuore sia a lui stesso e al Consiglio di Amministrazione che rappresenta, e soprattutto ai mille e cinquecento studenti iscritti alle nostre facoltà di Lingue e Scienze del Servizio Sociale, nonché alle loro famiglie, e a tutto il tessuto economico che ruota attorno all’Università ragusana, all’interno del quale un posto preminente-dice Borrometi- ricoprono i trenta dipendenti del Consorzio Universitario, senza dimenticare tutti gli altri, assai più numerosi, soggetti che traggono beneficio economico dall’esistenza della nostra Università. Ci auguriamo che attraverso questo incontro si possano risolvere i problemi legati alla chiusura dell’Università iblea, perché non dimentichiamo che l’università rappresenta, al di là dei riscontri economici, un simbolo di cultura e di evoluzione di una città, oltre che di libertà.
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