L’UNIONE EUROPEA PENALIZZA L’AGRICOLTURA MEDITERRANEA

Si prospettano giorni difficili per l’agricoltura del nostro paese, stavolta il duro colpo a infliggerlo è l’Unione Europea, con i suoi scellerati accordi che penalizzano fortemente la crescita e lo sviluppo economico dei paesi dell’euro-zona, mettendo a rischio anche le posizioni di quei paesi che stanno cercando di sopravvivere agli effetti della recessione economica.

Ad essere preoccupato il Presidente nazionale di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini, anche a nome di Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, riguardo al voto favorevole del Parlamento europeo sull’accordo di libero scambio tra l’Unione Europea ed il Marocco, commentando così l’episodio: “Quello votato il 16 febbraio dall’Unione Europea, è un accordo che continua a penalizzare l’agricoltura mediterranea, l’ortofrutta in primis e che ancora una volta risulta sbilanciato verso gli interessi delle produzioni continentali e di altri settori economici ed avrà l’effetto di aumentare le importazioni verso il nostro paese, tra l’altro negli stessi periodi di massima produzione delle nostre produzioni ortofrutticole meridionali. E’ difficile pensare allo sviluppo del nostro sud se l’Europa continua a muoversi su queste direttrici”.

Ricordiamo- continua lo stesso Gardini- che la stessa Commissione agricoltura del Parlamento Europeo aveva espresso la propria contrarietà all’accordo. La nostra posizione non è di chi non vuole la liberalizzazione degli scambi, ma quella di chi pretende che le liberalizzazioni avvengano in un quadro di regole certe e condivise, nella piena reciprocità di condizioni e di livello di sicurezza alimentare, impatto ambientale e rispetto dei diritto fondamentali dei lavoratori. Ora è necessario che le autorità comunitarie competenti pongano immediatamente in campo la riforma del sistema dei prezzi di entrata attraverso i regolamenti di applicazione della Commissione, da tempo auspicata dai paesi produttori, senza attendere la riforma della PAC nel 2014 e che venga nel contempo rafforzato il sistema dei controlli doganali al fine di evitare elusioni delle disposizioni ivi previste.

 

Ci aspettiamo infine un impegno straordinario della Commissione UE per definire in tempi stretti i molti dossier tuttora aperti in materie di barriere all’export comunitario sui nuovi mercati dei Paesi terzi.

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