LOTTIZZAZIONE ABUSIVA, ABUSIVISMO EDILIZIO E ABUSO D’UFFICIO

Un’indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Modica riguardante una lottizzazione abusiva, abusivismo edilizio e abuso d’ufficio, iniziata nel mese di marzo, è stata conclusa dai militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Pozzallo.

 

In tale contesto i militari hanno rilevato gravi irregolarità nella costruzione di un complesso residenziale le cui concessioni edilizie erano state rilasciate per la realizzazione di immobili da adibire in parte ad attività agricole.

 

Da quanto emerso però i titolari delle concessioni edilizie erano sprovvisti dei titoli e requisiti necessari per ottenere quel tipo di concessioni, condizione vincolante affinché si potesse  ottenere l’autorizzazione per la realizzazione dell’immobile. In buona sostanza le fiamme gialle con l’ausilio di un consulente tecnico nominato dalla Procura della Repubblica di Modica hanno constatato  l’ inosservanza delle prescrizioni contenute nei titoli autorizzatori, infatti i lavori effettivamente eseguiti non corrispondevano a quelli formalmente riportati nei documenti rilasciati dalle autorità competenti.

 

Dalle indagini eseguite è stata riscontrata la realizzazione di una lottizzazione abusiva (sia cartolare che materiale); infatti, allorquando l’attività edificatoria sia fittiziamente connessa alla coltivazione ed allo sfruttamento produttivo di terreni agricoli, ma sostanzialmente rivolta a trasformare in zona residenziale una zona che nelle previsioni di piano ha destinazione agricola, il Legislatore sanziona severamente questo tipo di condotta.

 

Altro elemento preso in considerazione dalle Fiamme Gialle ai fini della configurazione del reato di lottizzazione abusiva (la più grave delle fattispecie penali in materia edilizia) è che la stessa si realizza non solo con l’esplicazione di atti materiali come la costruzione di edifici ma anche con il compimento di atti giuridici, come la suddivisione del terreno e la successiva alienazione dei lotti fabbricabili. 

 

Nella vicenda risultano coinvolti anche i progettisti e direttori dei lavori, le imprese costruttrici ed alcuni dirigenti e funzionari del Comune di Pozzallo i quali nel rilasciare le autorizzazioni e le concessioni edilizie hanno omesso di accertarsi della sussistenza della dipendenza strumentale tra le progettate costruzioni e le esigenze dell’attività agricola.

 

Con tale modalità i proprietari degli immobili hanno potuto costruire le proprie “villette” in terreni ricadenti nella “Zona E Agricola” ed hanno altresì evitato di dovere versare nelle casse del Comune di Pozzallo ingenti somme di denaro per le relative opere di urbanizzazione creando in questo modo anche un ingente danno economico all’Ente.

 

Il Sostituto Procuratore della Repubblica di Modica – Dottor Gaetano Scollo – al termine dell’attività di indagine ha emesso numero 47 avvisi di garanzia nei confronti dei proprietari degli immobili, dei progettisti e direttori dei lavori, delle imprese costruttrici e di alcuni dirigenti e funzionari del Comune di Pozzallo, oltre all’emissione di nr. 09 decreti di sequestro preventivo di urgenza del P.M. e richiesta di convalida.

 

Attualmente i decreti di sequestro preventivi di urgenza emessi dal Pubblico Ministero sono al vaglio del Giudice per le Indagini Preliminari per la convalida.  

 

I funzionari del comune e gli altri pubblici ufficiali coinvolti nella vicenda sono stati denunciati per aver commesso in concorso (art. 110 c. p.)  il reato previsto e punito dall’art. 323 del c. p. (“abuso di ufficio”), mentre i proprietari degli immobili, nonché i costruttori, direttori dei lavori e progettisti sono stati denunciati per il reati edilizi previsti dagli artt. 44 lett. b e c, 30 comma 1, 31 comma 1 del D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380.

 

Le Fiamme Gialle sono ancora impegnate nell’attività di indagine al fine di verificare se risultano coinvolti ulteriori soggetti rispetto ai destinatari degli avvisi di garanzia. 

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