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L’organo di Ragusa torna a suonare per la Festa di San Giorgio
23 Apr 2022 12:43
E’ festa al duomo di San Giorgio a Ragusa. E’ il giorno della solennità liturgica dedicata al glorioso patrono della città. Nel pomeriggio, alle 19, il suono delle campane e gli spari dei colpi a cannone ricordano a tutta la comunità la particolarità del momento.
Nel pomeriggio, alle 18,15, ci sarà la recita del Rosario e alle 19 la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa, animata dalla Schola cantorum parrocchiale diretta da Salvatore Tribastone con all’organo il professore Giovanni Cappello. Parteciperanno le autorità civili e militari della città. Alle 20 ci sarà l’inaugurazione dell’Organo maximum dopo i lavori di restauro e a seguire un concerto d’organo eseguito dal maestro Diego Cannizzaro, offerto dal Comune di Ragusa.
Dopo anni di dure fatiche e due anni di un intenso restauro a cura della ditta “Arte Organaria di Bovelacci”, le armoniose note dell’organum maximum del duomo tornano a suonare meglio di prima. Qualche informazione. Si tratta di un organo-orchestra realizzato tra il 1881 e il 1882 per opera di Casimiro Allieri e Ferdinando Serassi di Bergamo. Questa denominazione deriva dal fatto che nel corso dell’800 diversi organi a canne vennero realizzati e dotati di registri orchestrali come la grancassa, i piatti e i campanelli. Praticamente, in questo periodo, gli organi, durante la liturgia, sostituivano a tutti gli effetti un’orchestra. Molti compositori realizzarono le loro opere considerando l’utilizzo di questi registri.
Nel caso dell’organo del duomo, questo strumento si può considerare come il compendio di tanti anni di carriera che hanno qualificato e distinto la fama dei costruttori d’organi a canne Serassi. Infatti, fu l’ultimo strumento ad essere costruito dalla rinomata ditta che durante quel periodo ha operato molto nel territorio della provincia di Ragusa. In questo modo il nuovo organo Serassi sostituì quello realizzato per il duomo tra il 1786 e il 1787 dal palermitano Giacomo Andronico. L’organo Andronico fu trasportato nella chiesa delle Anime Sante del Purgatorio in piazza della Repubblica dove fu ampliato e reso anch’esso un organo-orchestra.
L’organo del duomo conta un numero di 3368 canne. Dispone di tre tastiere (grand’organo, eco, armonium) e una pedaliera a leggio ubicate all’interno di una consolle a finestra raggiungibile attraverso un piccolo ingresso di scalini posteriori per mezzo di cui si accede sulla cantoria sotto la cui balconata è possibile leggere la scritta che riporta il nome proprio organum maximum.
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