L’ORDINE DEI GIORNALISTI DENUNCIA UNA WEB TV PER ABUSO DI PROFESSIONE: RISPETTO DELLA “LEGGE” O LIMITAZIONE DELLA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE?

Questo è un pezzo per chi nel mese di dicembre accusò la sottoscritta e il direttore di questa testata on line di fare allarmismo, terrorismo psicologico riguardo gli imminenti avvenimenti per quel benedetto “tesserino” necessario per poter fare informazione e diffondere notizie. Ma questo pezzo è soprattutto per chi, come me, crede che potersi esprimere liberamente è un sacrosanto diritto in un mondo in cui la tecnologia è arrivata a creare “Internet”, un’invenzione che se vogliamo ha mille difetti, ma che dall’altro lato consente a persone lontane di rimanere in contatto e che, cosa forse ancora più importante, permette scambio d’informazioni che spesso i media tradizionali censurano, o falsano.

E’ di questi giorni la notizia che l’Ordine dei Giornalisti ha denunciato la web tv non registrata PnBox e il suo amministratore delegato Francesco Vanin, non iscritto all’albo, per abuso di professione: il sito permette agli utenti di caricare video riguardanti l’attualità, ma anche fatti di politica e cronaca insieme ad informazioni riguardo eventi culturali, musicali, sportivi. Insomma un canale d’informazione come potrebbero essere YouTube e chiaramente anche Facebook.

Il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino si è giustificato dicendo che “chi dà notizie è un canale informativo. E come tale svolge attività giornalistica”.

Quindi, qualcuno mi corregga se sbaglio, perché io a questo punto dei fatti, unendo i puntini insomma, sono arrivata a questa conclusione:  chiunque fa circolare in rete un video, una foto, o scrive un pensiero breve o lungo, su qualcosa che riguarda la cronaca o la politica commette il reato di “abuso di professione” poiché sta svolgendo attività giornalistica?

Incredibile, ci hanno catapultato nella Russia di Stalin senza neanche dircelo? Perché se questo non è limitare la libertà di espressione, di parola e di pensiero come lo chiamereste?

Secondo Piero Villotta, Presidente dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia qualsiasi sito che si presenti “nella sostanza” come informazione giornalistica deve rispettare la legge sulla stampa, tutto dipende dalla periodicità: “L’esposto fatto contro la piattaforma online PnBox – ha dichiarato – serve a tutelare la categoria e l’ordine. Se viene meno la garanzia della legge sulla stampa siamo nella giungla. Se le piattaforme online, dalle web tv ai blog, fanno informazione continuativa, allora noi tuteliamo la categoria”.

Non capisco: cosa vuol dire poi quel “nella sostanza”? Sfido io a trovare un solo sito sul web che in un modo o nell’altro non faccia informazione. Periodicità poi? Quindi se qualcuno usa la sua pagina Facebook per condividere quotidianamente informazioni riguardo il mondo della politica (un argomento a caso) invece di condividere link idioti su come è difficile essere quattordicenni e innamorate, sta infrangendo la legge perché questo è un lavoro che deve fare il giornalista? Il giornalista col tesserino s’intende, è ovvio.

Bene, allora denunciateci tutti  per abuso di professione! Non pretendo di avere la verità in tasca, non conosco punto per punto le leggi, continuo a sostenere però che queste questioni che periodicamente ritornano, girino intorno agli interessi della casta dei giornalisti ma soprattutto credo che la realtà sia una: su Internet, se si sa dove cercarle, girano notizie molte volte più veritiere di quelle date dai Minzolini, i Sallusti o i Fede di turno: ecco perché fanno così tanta paura i siti dove la gente può scambiarsi libere informazioni. Altro che tutela dell’ordine, ci vogliono tappare la bocca.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it