L’OPERA “A CHI C’E’ U MELI?!” HA VINTO IL PROGETTO D’ARTE URBANA #MET2B EDIZIONE 2015

 

Un’asta trasformata in show e una larga partecipazione di turisti e villeggianti pronti a rilanciare offerte ma soprattutto a sorridere e divertirsi. Ancora una volta sono stati questi gli ingredienti di successo della fase finale del progetto d’arte urbana “#met2b – Urban Art MEeTing 2015” promosso dal Met, in piazza Torre a Marina di Ragusa. Ieri pomeriggio la premiazione dell’opera vincitrice “A chi c’è u meli?!” realizzata da Marie Scollo, un televisore che riproduce un vasetto di miele capace di attirare decine e decine di api, proprio come fa la televisione attraendo a sè i telespettatori, spesso “incollati” per ore sul divano, dinnanzi allo schermo. Una metafora, quella scelta dalla vincitrice, per spiegare come la tv, sempre più spesso, nel tentativo di rappresentare con le immagini il reale, finisce col proporre l’irreale. “A chi c’è u meli?!” è una tipica frase siciliana che solitamente viene utilizzata per descrivere un insieme di persone che circondano in modo inconsueto una zona, spesso un negozio che fa gli sconti e che dunque attira i clienti proprio come fa il miele con le api. In questo caso è la tv. «Le api – spiega la vincitrice nella descrizione della sua opera – cercano di raggiungere il barattolo di miele senza capire che in realtà è solo un’immagine, e non qualcosa di tangibile, all’interno di una scatola che commercializza illusioni. Situazione che rappresenta il grande fraintendimento “è finzione o realtà?” ponendo degli insetti come rappresentanti della nostra società». A decretare la vincitrice assoluta dell’edizione 2015 è stata la giuria presieduta dal mecenate ed artista Antonio Presti e composta dal fotografo Carlo Giunta, dall’illustratore ed artista Guglielmo Manenti, dal giornalista Michele Nania, dal direttore organizzativo del festival letterario “A Tutto Volume” Alessandro Di Salvo, e dai due direttori artistici del progetto, gli architetti Danilo Dimartino ed Elisa Muccio, ideatori anche quest’anno dell’installazione artistica composta da 54 sagome di televisori a tubo catodico su cui, in estemporanea, lo scorso 1 agosto hanno lavorato altrettanti creativi reinterpretando ciascuno il proprio concetto di tv. La vincitrice ha ricevuto un soggiorno per due persone di tre giorni e due notti in formula b&b al museo albergo “Atelier sul Mare” a Castel di Tusa, Messina, messo a disposizione dal presidente Presti. La giuria ha inoltre assegnato anche alcune menzioni speciali andate a Sissi Burtone con “Studio Aperto”, Sebastiano Di Salvo “Da Colombo a Zuckerberg”, Carla Difranco “Finestra sul Mondo”, Irene Minissale “La Famiglia Rossi”, Flavia Puglisi “Naufragio”. La vincitrice e i cinque creativi che hanno ottenuto la menzione speciale potranno far parte, il prossimo anno, del collettivo che proporrà l’idea per la prossima edizione del progetto. A vincere il premio social, assegnato all’opera che sulla pagina ufficiale del Met ha ottenuto più “mi piace”, sono stati Davide Guerreri e Rosario Galota con l’opera intitolata “Sisili 1969”, una reinterpretazione in chiave sicula dello storico allunaggio che per la prima volta portò l’uomo sulla luna. Esplosiva ed esilarante la riconfermata conduzione dell’asta da parte dello speaker radiofonico e showman Alessio Boschi affiancato dall’altrettanto divertente collega-amico Fabio Lazzara. Parlando con il folto pubblico presente, il presidente di giuria, Antonio Presti, si è detto entusiasta di aver partecipato al progetto e ben volentieri è venuto a Marina di Ragusa, trovandosi molto bene sia con la direzione artistica che con la proprietà del locale, tra i pochi in Sicilia che ha voluto promuovere, su input di Thomas Battaglia, un evento di grande diffusione legato all’arte. Presti, che ha anche parlato del senso della bellezza e della cultura, ha auspicato il proliferare di iniziative simili in Sicilia, non solo da parte dei privati.

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