L’OPEN DAY DELLA “FREE DANCE”

C’è stata la straordinaria partecipazione di Michele Nocca, il ballerino di Pozzallo che si è fatto conoscere durante la sua partecipazione ad Amici 14, all’open day della Free Dance di Vittoria tenutosi nei giorni scorsi. La scuola di danza, associata al comitato provinciale Csen di Ragusa, è nata nel 2006 con l’idea di rivolgersi a tutti quelli che sognano di ballare, condividendo la propria passione insieme ad altre persone con simili interessi. Ecco perché l’attenzione è stata rivolta a diverse discipline come balli sociali, latino americano, liscio, danze coreografiche, baby dance e  zumba. A dirigere la maestra Alessandra Cassarà grazie alla quale la scuola si è evoluta migliorando il livello di preparazione degli allievi e delle allieve. La maestra si è avvalsa nel tempo anche di professionisti con differenti qualifiche e specializzazioni. La presenza di Nocca, naturalmente, ha galvanizzato i partecipanti all’Open day. Il ballerino ha tenuto una lezione di video dance aperta a tutti che è stata molto apprezzata. “Sono stati – dice la maestra Cassarà – giorni molto intensi, un mix di discipline unite da un unico obiettivo: divertimento e ritmo. Tutto questo grazie alla presenza di insegnanti qualificate”. Infatti, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di mettersi in movimento con la stessa Cassarà per i balli sociali, balli di gruppo, baby dance, balli coreografici; con Kenia Costa per le specialità contaminazione e hip hop; con Dianaris Diaz Abad per il classico e il flamenco e Giannella Macca per il caraibico. “Anche questa associazione – dice il presidente provinciale Csen Ragusa, Sergio Cassisi – fa parte della nostra grande famiglia. Il loro scopo, prima di ogni altra cosa, è quello di insegnare danza trasmettendo entusiasmo, sviluppando le potenzialità artistiche di ogni allievo. Siamo molto contenti che anche questa realtà contribuisca a fare crescere nella maniera migliore il movimento della danza sportiva nell’area iblea che continua a regalarci una soddisfazione dopo l’altra”.

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