È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
L’ONOREVOLE NINO MINARDO SULLA COSTITUZIONE DEI LIBERI CONSORZI
25 Mar 2014 15:12
Si preservi innanzi tutto l’identità iblea rispettandone vocazione e l’identità delle singole Città.
E’ questo il pensiero dell’On Minardo riguardo i concitati dibattiti di questi giorni su quello che sarà la nostra provincia alla luce della costituzione dei liberi consorzi.
Condivido che i primi cittadini iblei si siano affidati all’unica strada possibile, ma credo indispensabile che ogni ipotesi di allargamento o di modifica dovrà e potrà essere proposta solo ascoltando i cittadini e non forzando unioni di territori che potrebbero risultare “incompatibili”.
L’invito arriva chiaro ed inequivocabile, bisogna pensare con quali risorse economiche, al destino dei dipendenti delle province e soprattutto di cosa si dovranno occupare i Liberi Consorzi , che ricordiamo devono essere creati entro sei mesi purché i Comuni raggruppino almeno una popolazione di 180 mila abitanti e quelli coincidenti con gli enti soppressi non abbiano una popolazione inferiore a 150 mila abitanti .
“Mettiamo da parte ogni forma di divisione o protagonismo e pensiamo al bene del territorio “ continua Minardo, -dobbiamo raffrontarci con una legge “monca” che ci dice soltanto che le province sono abolite e si possono creare nuovi Liberi Consorzi. Una legge che non norma quali competenze delle Province passeranno ai Comuni. No ad iniziative univoche, è opportuno e necessario invece il confronto e la concertazione per scongiurare il rischio di creare liberi “carrozzoni” di comuni che difficilmente potranno avere la funzione intermediaria tra la Regione e gli enti comunali indebolendo il territorio.
Oggi dobbiamo ragionare per evitare tutto questo, facciamo fronte comune per una decisione che comunque influenzerà il nostro futuro e quello delle nuove generazioni.
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