È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
L’OBESITA’ NEL CANE E NEL GATTO
23 Apr 2016 17:07
Si dice che l’obesità è una malattia del benessere delle società industrializzate. È un’affermazione abbastanza scontata ma veritiera che riguarda uomini, donne, bambini ed anche i loro amici pelosi a quattro zampe. Infatti circa il 30% di cani ed il 40% di gatti che vivono in famiglia sono obesi o in sovrappeso. In campo umano l’obesità è riconosciuta una condizione patologica ed è oggetto di campagne d’informazione, volte a ridurre i fattori di rischio come la vita sedentaria e le cattive abitudini alimentari, specialmente nei bambini. L’obesità del cane o del gatto di casa è invece considerata dal proprietario, un segno di salute e l’assunzione di cibo, anche senza regole e limiti, un segno di benessere. Al contrario quando presentano inappetenza e rifiutano di mangiare è sempre considerato segno di malattia. Per il proprietario in definitiva c’è un forte investimento affettivo sulla componente alimentare della relazione, che lo porta a travisare il significato dei due comportamenti alimentari: mangiare molto vuol dire stare bene, non mangiare vuol dire stare male. Si parla di obesità quando un cane o un gatto raggiunge un peso pari o superiore al 20% del peso forma. Le cause dell’obesità sono sostanzialmente due: una diciamo fisiologica dovuta al troppo mangiare e ad una scarsissima attività mentale e fisica, ed una francamente patologica causata da malattie ormonali (diabete, iperadrenocorticismo, ipotiroidismo). In realtà c’è una terza causa di obesità del cane e del gatto di natura psicologica, che tuttavia è sottostimata per una scarsa attenzione alle patologie psichiatriche degli animali d’affezione, rendendo di difficile soluzione quei casi clinici di obesità che non dipendono né da un eccesso di alimentazione, né da una patologia ormonale, bensì da una patologia comportamentale. Infatti gli stati patologici caratterizzati da uno stato ansioso permanente o da una depressione cronica si manifestano tipicamente con la bulimia (assunzione di una quantità eccessiva di cibo), che è causa di un aumento di peso e quindi dell’obesità. L’obesità a sua volta può essere causa di malattie a carico delle ossa e delle articolazioni, ma anche di patologie cardiache e respiratorie, predispone alle infezioni, come le piodermiti ed aumenta le difficoltà in caso di interventi chirurgici e di anestesie. È importante quindi che per la salute ed il benessere del cane o del gatto, si crei un’alleanza terapeutica tra il medico veterinario ed il cliente, affinché possano essere esaminate accuratamente le probabili cause di un problema evidenziato dall’obesità, che quindi non è segno di benessere, ma sintomo di malattia organica o mentale, ma può anche indicare uno sbilanciamento nelle dimensioni relazionali tra il pet ed il proprietario.
Gaspare Petrantoni
medico veterinario comportamentalista
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