Lo Stato italiano non tutela la vita e la sicurezza dei propri cittadini

Una motovedetta libica, fornita dallo stato italiano, con cinque finanzieri italiani a bordo, ha inseguito per cinque ore il peschereccio mazarese nel canale di Sicilia mitragliandolo! Il ministro degli esteri Frattini dichiara che i nostri pescatori avevano sconfinato dalle acque internazionali. Al di là delle divergenze in merito ai confini tra le acque territoriali ed internazionali, non esistono motivi per l’aggressione armata. Siamo all’assurdo e al grottesco!

Lo stato italiano accoglie uno degli ultimi dittatori africani, consentendogli di usare del nostro Paese come di un circo con relativo caravanserraglio, gli fornisce mezzi ed equipaggi per pattugliare il canale di Sicilia ed impedire sbarchi clandestini (anche qui, esempio encomiabile di rispetto dei diritti umani) e non un grido di indignazione per questa oltraggiosa vicenda! VERGOGNA!

E i finanzieri italiani a bordo della motovedetta libica? Quali affari importanti ci sono in ballo per non reagire, tollerare e giustificare addirittura che la vita stessa di esseri  umani, ITALIANI, sia messa a repentaglio! Un qualsiasi altro Sato avrebbe protestato indignato, difendendo i propri connazionali e la propria dignità, non avrebbe lasciato passare impunemente questo gravissimo attentato alla vita dei nostri pescatori!  

Oltre alla dignità qui pare che si sia perso l’uso della testa! Gheddafi ringrazia l’Italia per le motovedette e i finanzieri a bordo vanno bene; arrivederci al prossimo anno!  (Franca Iurato)

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