È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LO STATO DI CALAMITA’ ANCHE AL COMPARTO AGRICOLO
03 Set 2016 08:50
Immaginiamo che la dichiarazione di calamità per il recente incendio all’AVIMEC sia il primo passo verso la soluzione migliore dopo il nefasto evento che ha colpito l’azienda. Di certo aprirà la strada a facilitazioni ed agevolazioni utili ad una veloce ripresa delle attività.
Vedere quelle fiamme è stato un colpo al cuore per tutti, figuriamoci per le maestranze e soprattutto per la famiglia Leocata.
Quello che ci fa pensare e rimanere a bocca aperta è questa classe dirigente che quando vuole sa trovare le soluzioni. Quelli dell’Avimec sono certamente numeri importanti ed era una vicenda che doveva e deve essere risolta in pochissimo tempo, il mercato non aspetta. Quello che riesce a stupirci è altro. È il fatto che tutto il mondo agricolo, che a numeri non è certamente meno importante, non sia mai riuscito ad avere come vittima di concorrenza sleale conclamata, uguali attenzioni ed uguale celerità di risposta. Un settore che annovera cifre non meno importanti, anzi, basta chiedere agli addetti ai lavori e dare un’occhiata ai numeri delle camere di commercio ci rendiamo conto dell’entità del danno che colpisce l’economia siciliana. Una calamità equivalente per le uova come per il latte, il grano, i pomodori, le arance. Un governo regionale ed il suo Presidente che nell’agricoltura sanno di avere uno dei pilastri economici più importanti e che in questi anni di recessione economica non hanno avuto il coraggio di sostenere e difendere in qualche modo la stragrande maggioranza di
produttori che giorno dopo giorno si vedono distruggere le loro aziende come fossero vittime di un colossale incendio doloso che non smette mai di mietere vittime e provocare disoccupazione in continua ascesa non può permettersi di ignorare e continuare a girarsi dall’altra parte . Qui non siamo davanti ad un incendio fortuito, come nel caso di Modica, nei confronti del quale non credo possa bastare solo una delibera di giunta ma crediamo serva anche qualcosa di più concreto. Verso l’agricoltura siciliana c’è il dolo di più governi che si sono succeduti compreso l’attuale con a capo un finto rivoluzionario antimafioso di nome Rosario Crocetta che non deve ricandidarsi alla guida della Regione ma deve trovare il buon senso e lo stile di ammettere l’impotenza o anche solo l’incapacità per non aver messo in campo una sola qualunque iniziativa di difesa nei confronti del mondo produttivo siciliano. Crocetta ed il PD tutto se non hanno soluzioni per queste comunità in grado di alleviare le sofferenze note a tutti hanno solo una cosa da fare: avere la buona creanza di chiedere scusa ai Siciliani e dimettersi. Non esiste un solo motivo per prolungare un’agonia per questo popolo sofferente. Lo abbiamo già detto più volte, lo ribadiamo per l’occasione. Possiamo rischiare di essere ripetitivi ma ci teniamo a rimarcare la nostra sincera solidarietà alla famiglia Leocata assieme all’augurio di un movimento di opinione quale riteniamo di essere, di riprendere al più presto le attività e di archiviare al più presto questa vicenda come un brutto ricordo
© Riproduzione riservata